Come proteggere la privacy online

Quando parliamo di privacy sul web, di solito la prima cosa che viene in mente è la prevenzione di attacchi hacker e il furto di dati riservati. Tuttavia, compagnie come Google o Facebook hanno un vasto accesso alle nostre informazioni e quindi è sempre più difficile evitare che i nostri dati vengano raccolti, anche perché tutto ciò che facciamo viene monitorato e memorizzato. In questo articolo ti mostreremo alcuni modi per aumentare la privacy su internet.

Usare un browser sicuro

Il primo modo per rimanere anonimi su internet, riducendo in maniera considerevole la quantità di dati raccolti sulle tue abitudini di navigazione, è utilizzare un browser sicuro, che ti garantisce maggiore privacy. In questo senso, Google Chrome non è l’opzione migliore, anche se si usa la modalità in incognito.

Una delle migliori alternative è Tor Browser. Questo browser aggrega i dati di navigazione da diversi indirizzi IP, impedendo di analizzare la azioni di un singolo utente. Open source, Tor Browser permette l’accesso a qualsiasi pagina, anche se questa è bloccata nel proprio paese di origine.

Un altro browser sicuro da poter utilizzare è Brave. Questo promette di essere più rapido di Chrome e di altri browser, garantendo allo stesso tempo un alto livello di privacy. Di default Brave blocca tutti gli annunci e mostra il numero totale degli annunci bloccati nella schermata iniziale, ma anche la larghezza di banda che viene risparmiata.

Per scoprire altri browser con alto livello di privacy, dai un’occhiata alla nostra selezione dei migliori browser per proteggere la privacy.

Usare strumenti di ricerca sicuri

Ogni volta che fai una ricerca su Google o su un altro importante motore di ricerca, come Bing o Yahoo, questa viene memorizzata dalle aziende come informazioni sulle tue preferenze. Così facendo viene creato un profilo di ogni utente, di cui si conoscono i gusti, gli hobby, le attività professionali, ecc. Basandosi su queste informazioni, le aziende potranno offrire prodotti e servizi personalizzati per ogni utente.

Per evitare questo tipo di monitoraggio, la soluzione è quella di è quella di utilizzare dei browser che non memorizzano o condividano la cronologia delle ricerche. Uno dei browser più raccomandati è Duck Duck Go, il motore di ricerca predefinito di Tor e Qwant.

Proteggere la privacy con i metodi di offuscamento

I due consigli precedenti si riferiscono a tecniche che impediscono a Google o altre società di ottenere informazioni personali o sulle tue abitudini di navigazione attraverso l’uso di strumenti che non memorizzando i tuoi dati. Tuttavia, negli ultimi anni sta prendendo piede un nuovo approccio, ossia l’offuscamento. Si tratta di fornire deliberatamente delle informazioni moltissime informazioni ambigue alle aziende, in modo che gli algoritmi non siano in grado di “vedere chiaramente i dati” e creare un profilo utente.

Uno strumento utile per la pratica dell’offuscamento è AdNauseam. Questa estensione clicca automaticamente su tutti gli annunci che visualizzi (senza costringerti ad accedere all’annuncio o persino ad aprire una nuova scheda). Di conseguenza, l'algoritmo di Google Ads, che controlla praticamente l'intero ecosistema pubblicitario su internet, non sarà in grado creare il profilo

Un'altra estensione interessante in questo senso è TrackMeNot. Realizzata dagli stessi sviluppatori di AdNauseam, questo strumento crea dei profili dalle ricerche sui motori di ricerca. In particolare, TrackMeNot genera ricerche automatiche, ad esempio dal tuo account Google, in modo che questo non sia in grado di identificare quali siano realmente i tuoi interessi e cosa è solo offuscamento.

Altre tecniche e software per migliorare la privacy su internet

Con l’aumento delle capacità degli algoritmi di acquisire e analizzare i dati degli utenti sono aumentati anche gli strumenti da utilizzare per bloccare l’accesso che le società hanno alle informazioni degli utenti. Per scoprire i migliori, il portale Privacy Tools ti consiglia diversi software e strumenti per aumentare la tua privacy su internet.

Protezione della privacy su smartphone

Il monitoraggio degli utenti sul internet avviene anche con lo smartphone, a volte anche in misura maggiore, poiché coinvolge anche i dati sulla posizione. Fortunatamente, esistono alcuni metodi per aumentare la privacy su smartphone, usando ad esempio, browser e strumenti di ricerca sicuri.

Una preoccupazione crescente degli utenti di smartphone è la possibilità che le chiamate e conversazioni vengano ascoltate e vendute alle imprese. Per cercare di mitigare questo rischio, che aumenta con l'uso di assistenti virtuali, una misura utile è rimuovere il permesso di accesso al microfono per le app che non necessitano di questa concessione per funzionare correttamente.

Per rimuovere i permessi del microfono su Android (la procedura può variare leggermente a seconda del produttore e del modello), accedi alle Impostazioni, poi vai su Privacy e Gestione autorizzazioni. Nell'elenco che appare, seleziona Microfono, in modo da vedere tutte le app che hanno diritto d’accesso. Clicca sulle app a cui desidera rimuovere l'autorizzazione e premi Rifiuta.

Ripeti lo stesso procedimento per le tutte le app in cui si desidera rimuovere l’accesso non solo al microfono, ma anche alla fotocamera, alla posizione e al calendario.

Foto: © Unsplash.

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