Con il recente arrivo del cashback di stato, molti utenti hanno dovuto richiedere lo SPID per accedere al servizio di rimborso sugli acquisti dello stato italiano. Questo però non è soltanto utile per ottenere il cashback, ma serve anche e soprattutto per accedere a diversi servizi della pubblica amministrazione. Se questo per te è ancora un mondo inesplorato, continua a leggere l’articolo per scoprire cos’è l’identità digitale, a cosa serve e come fare lo SPID alle poste italiane o utilizzando altri Identity Provider (Aruba, TIM, ecc.).
Negli ultimi anni, in Italia sono stati fatti alcuni passi avanti (più o meno riusciti) verso la digitalizzazione. Tra le misure prese in carico dai recenti governi c’è stata anche quella relativa alla creazione dell’identità digitale e allo SPID. L’identità digitale permette ai cittadini e alle imprese di avere accesso in modo pratico e veloce a tutti i servizi della pubblica amministrazione e delle aziende private. Questa serve in pratica a definire l’identità reale di una persona o di un’impresa su internet. Lo strumento creato per ottenere l’identità digitale è lo SPID? Ma cos’è lo SPID e cosa bisogna fare per richiederlo? È tutto molto semplice, basta seguire alcuni passaggi.
Lo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) è appunto il sistema che permette ai cittadini di accedere a più di 5.300 servizi online della PA (enti locali e pubblici) o aziende private inserendo le proprie credenziali (nome utente e password). Questo servizio, che dal 1 ottobre ha preso il posto dell’ormai superato PIN INPS. Per richiedere lo SPID bisogna essere maggiorenni e presentare un documento di identità italiano (carta d’identità o passaporto), la tessera sanitaria, un numero di cellulare e un indirizzo e-mail valido. In seguito si dovrà confermare la propria identità digitale tramite un Identity Provider. Ne esistono diversi:
Infine, anche gli uffici pubblici di alcune città italiane sono abilitati nel rilascio dello SPID, anche se, attualmente, sono veramente pochi. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Di base, lo SPID è gratis, anche se alcuni Identity Provider prevedono un costo per il servizio di riconoscimento che va dai 5 ai 20 €, soprattutto quando si richiede lo SPID online, via webcam. Tra questi IP, ci sono Aruba IP, TIM ID, InfoCert, ecc. Al contrario, se il riconoscimento avviene di persona (come ad esempio se si ci presenta all’ufficio postale o agli uffici pubblici), attivare lo SPID non prevede alcun costo.
Come già accennato, sono molte le modalità per richiedere lo SPID:
Si può richiedere lo SPID anche se si vive all’estero e si è iscritti all’AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero), utile soprattutto per accedere ai servizi consolari. Sfortunatamente non tutti gli Identity Provider sono . Quindi in questo caso bisogna scegliere bene il proprio IP prima di fare lo SPID online, soprattutto se questo richiede un costo per il riconoscimento.
La particolarità dello SPID è anche il sistema di sicurezza che viene garantito agli utenti. Ogni Identity Provider prevede da due a tre livelli di sicurezza. Il primo caso è quello di TIM ID, Spid Italia o InfoCert, mentre nel secondo caso rientrano IP come Aruba ID, Poste Italiane o Sielte ID. I tre livelli di sicurezza SPID sono:
1) Username e Password (le classiche credenziali);
2) Invio di un codice temporaneo OTP (One Time Password) tramite app o SMS;
3) Utilizzo di dispositivi fisici per le chiavi crittografiche forniti dall’Identity Provider (per la firma digitale o smart card).
In definitiva, l’identità digitale e lo SPID semplificano le procedure burocratiche, evitando così l’affollamento degli uffici della pubblica amministrazione (specialmente in questo periodo) e consentono allo stesso tempo di effettuare le proprie operazioni in tutta sicurezza.
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