Webmaster, blogger, professionisti e amministratori si interessano sempre più alle tecniche di indicizzazione per il motore di ricerca di Microsoft. Anche se ci sono molti punti in comune con le regole di indicizzazione su Google, Bing ha qualche particolarità da conoscere. Ecco una mini guida sulle cose importanti da fare per indicizzare un sito su Bing.
Bing ha raggiunto Google a grandi linee, per quanto riguarda le regole elementari dell'indicizzazione naturale dei siti internet. Nella sua Tool Box, il motore di ricerca Microsoft ricorda i passaggi basilari:
Utilizzare tag pertinenti (titles) e unici sull'insieme delle pagine web (devono contenere dei tag che riflettono il contenuto della pagina;
Fare una descrizione succinta del contenuto tramite meta-tag;
Ottimizzare i tag Headers nel contenuto, facendo particolarmente attenzione al livello H1;
Fornire una mappa del sito XML;
Creare dei file Robot.txt.
Bing raccomanda di comporre gli URL in maniera più semplice possibile. Il motore si basa quindi sull'esperienza utente: Bing infatti preferisce un sito con un URL corto e semplice da ricordare, e da mettere nei favoriti. Stessa cosa per Bing, se l'URL è corto, è più facile da indicizzare che quelli lunghi.
Gli URL devono anche essere stabili: Bing penalizza i redirect di indirizzo, e non tiene conto dei link che hanno a che fare con indirizzi decidui reindirizzati, che nuocciono all'indicizzazione delle pagine con URL modificati.
Bing raccomanda di tematizzare il contenuto, sul principio di "un argomento per pagina". Le pagine senza foto non devono superare i 150 Kb.
Questione di logica, se vogliamo indicizzare i dati di contatto (ad esempio per le aziende), bisogna stare attenti che questi figurino come testo sulla pagina web, in aggiunta all'immagine o del logo che potrebbe diffonderli.
Consegnare una mappa del sito (sitemap) è essenziale per dare una mano all'indicizzazione delle pagine internet: sopratutto se il vostro sito comporta link incorporati ai menù, che non è accessibile da MSNBot.
Il sito non deve essere troppo ramificato: Bing raccomanda che ogni pagina si trovi a massimo tre clic dalla homepage.
Link in entrata: Bing precisa che l'acquisizione di link di autorità in entrata è una delle chiavi dell'indicizzazione sul motore. La qualità dei backlink è quindi essenziale. I siti web a cui si fa riferimento devono avere una buona notorietà (Page Rank), e una tematica connessa al contenuto della propria pagina (pertinenza).
Come Google, Bing non ama i "furbetti" dell'indicizzazione. Che si tratti di copia/incolla di contenuti (duplicate content) o di saturare una pagina web di tag, la sanzione è sempre la stessa dal punto di vista dell'indicizzazione il rischio di far scendere il Page Rank, o anche di essere bannato dai risultati, è quindi molto reale. Bing raccomanda tra l'altro di evitare questi tre comportamenti:
Aumentare artificialmente il contenuto contestuale di una pagina con dei tag non pertinenti, sovra-sfruttare l'attributo ALT nelle pagine web, per inserire dei tag che non riflettono il contenuto di esse;
Utilizzare parole e link invisibili;
Utilizzare il Link Farming, attraverso il quale alcuni indicizzatori generano automaticamente, o manualmente (in tutti i casi artificialmente) dei link verso il proprio sito internet per migliorare il proprio Page Rank.
Nel novembre 2012, Bing ha pubblicato le sue raccomandazioni ai webmaster.
Questi content guidelines forniscono un insieme di raccomandazioni ufficiali destinati a migliorare la visibilità delle pagine su Bing e trattano diversi argomenti tecnici (file robot.txt, tempo di caricamento delle pagine, tag, sitemap, ecc.), sull'ottimizzazione del contenuto (struttura del sito, link interni ed esterni, anchor, come migliorare l'utilizzo dei bot) o sulle strategia di netlinking. Parlano anche delle tecniche SEO da evitare (cloaking), e propongono delle indicazioni sull'integrazione di dati strutturati sul sito.
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