Netflix Base con pubblicità: prezzo e novità dell'offerta

Netflix lancerà presto un abbonamento con pubblicità. La formula Base con pubblicità avrà un prezzo di 5,49 euro e arriverà ufficialmente in Italia il prossimo 3 novembre. L’obiettivo è quello di ottenere nuovi utenti e far tornare gli scontenti.

Un nuovo piano di abbonamento Netflix

Questa volta è ufficiale: Netflix lancerà presto una nuova offerta più economica, in diversi paesi del mondo, Italia compresa. Il 3 novembre alle 17 il gigante dello streaming renderà disponibile la nuova formula al prezzo di 5,49 euro, ribattezzata Base con pubblicità, sarà meno cara di poco più di 3 euro rispetto all’abbonamento Base. Come dice lo stesso nome, questo nuovo forfait includerà la pubblicità, una possibilità fino ad oggi rifiutata dall’azienda, ma resa necessaria dalla perdita abissale di abbonati (più di un milione negli ultimi mesi del 2022). Netflix ha quindi pensato a questo compromesso per evitare che altri abbonati lascino la piattaforma, cercando inoltre di attirarne di nuovi.

Netflix Base con pubblicità: pro e contro

In pratica la nuova formula di Netflix si aggiungerà alle tre già esistenti, che non scompariranno dal catalogo. Netflix Base con pubblicità sarà quindi l’offerta meno costosa della piattaforma, naturalmente senza la possibilità di accedere al mese di prova gratuito. Questo tipo di formula, rispetto agli altri piani presenta alcune differenze. In primis verranno mostrati annunci pubblicitari da 15 a 30 secondi prima e durante la visione dei contenuti. In totale verranno proposti 4 minuti di pubblicità ogni ora e, naturalmente, non sarà possibile saltare gli annunci (trovi tutti i dettagli sul sito ufficiale Netflix).

Questo forfait consentirà di guardare Netflix su un solo dispositivo (smart TV, PC, smartphone o tablet), con risoluzione massima in HD. la risoluzione Full HD e 4K-UHD è riservata rispettivamente al forfait Standard e Premium. Infine non sarà possibile scaricare contenuti, per guardarli offline, proprio come la formula Base.

Da notare inoltre che, rispetto alle altre offerte, il catalogo sarà limitato. Come riportato sulla pagina FAQ di Netflix, “ Alcuni film e serie TV non saranno disponibili a causa di limitazioni legate alle licenze e i download non sono inclusi. Non è chiaro di quali contenuti si tratta, ma alcuni parlando di un taglio del 15% del catalogo. Dall’altro lato, sarà comunque possibile accedere alla sezione giochi di Netflix, lanciata negli ultimi mesi (anche se non si tratta di uno dei punti forti della piattaforma).

Dettaglio importante: Netflix ha precisato che i profili per bambini non mostreranno pubblicità. Una buona notizia, anche perché le pubblicità saranno targhettizzate. Sempre come specificato nella pagina FAQ di Netflix “Al momento le pubblicità possono essere personalizzate in base alle tue interazioni con Netflix (ad esempio, il genere dei contenuti che guardi) e alle informazioni che fornisci a Netflix”. Se da un lato l’introduzione della pubblicità rende meno costoso l’abbonamento, dall’altra si pone la questione della profilazione. Sapendo sempre cosa stanno guardando gli utenti, Netflix potrà inviare loro pubblicità targhettizzata. Certo, Netflix per il momento parla solo di "annunci personalizzati", ma nulla esclude che in futuro si possa andare oltre. Secondo le previsioni, l’arrivo degli annunci potrebbe portare circa 8,5 miliardi di dollari all’anno a Netflix. Una somma non di poco conto che finirebbe nelle casse dell’azienda. Inoltre gli annunci verrebbero gestiti da Microsoft, con la quale Netflix ha firmato una partnership alcuni mesi fa.

Con questa nuova formula Netflix vuole invertire la tendenza degli ultimi mesi, trovando nuovi utenti e recuperando quelli che hanno abbandonato la piattaforma. Tuttavia bisognerà attendere un po’ per scoprire se questa novità porterà i suoi frutti.

Netflix: le cause della perdita di abbonati

La concorrenza spietata delle altre piattaforme come Amazon Prime Video, Disney+ o la nuova Paramount+ sono in parte la causa della crisi di Netflix. Per rispondere alla domanda degli utenti l’azienda ha iniziato una piccola rivoluzione, fatta di tre grandi cambiamenti che sconvolgeranno le abitudini degli utenti: il primo è la pubblicità, il secondo è lo streaming live, come per la televisione o Twitch e infine la condivisione degli account, che potrebbe essere abolita.

Nel 2022, per la prima volta nella sua storia, la piattaforma ha perso abbonati (circa un milione nel secondo trimestre dell’anno). Una controtendenza preoccupante dopo il boom di abbonati nei mesi della pandemia. Questa crisi ha anche altre cause: la prima è la perdita di 700.000 utenti in Russia nel giro di qualche settimana dopo la sospensione del servizio a causa della guerra in Ucraina. La seconda, come già accennato, è la concorrenza spietata di altre piattaforme streaming che in poco hanno conquistato una solida fetta di mercato. Infine, per continuare a produrre i propri contenuti originali (cosa che ha reso popolare la piattaforma), Netflix ha continuato ad aumentare i prezzi degli abbonamenti in tutto il mondo: l’abbonamento Standard ha un prezzo di 12,99 euro al mese e il piano Premium ha oggi un costo di 17,99 euro (a ottobre 2021 erano rispettivamente 11,99 euro e 15,99 euro).

Come conseguenza, molti utenti hanno abbandonato la piattaforma e molti altri hanno deciso condividere dei profili per abbattere i costi. Quest’ultima è una pratica che Netflix vuole combattere con un'offerta adattata, che consiste nel proporre profili aggiuntivi pagamento (anche questa potrebbe avere un effetto negativo sul lungo termine, soprattutto se la concorrenza continua a tollerare i profili condivisi).

Streaming live Netflix come su Twitch?

L’altro cambiamento importante di Netflix è la diffusione di contenuti in live streaming. Ciò è quanto avrebbe confermato l’azienda alla testata Deadline poco tempo fa. Secondo quanto riportato nell’articolo, Netflix dovrebbe proporre show di improvvisazione e stand-up comedy. Si tratta di contenuti esclusivi molto simili nel genere a quelli che si trovano su altre piattaforme popolari come Twitch, che appartiene ad Amazon, ma anche sui tradizionali canali TV. Non è tuttavia impossibile che Netflix decida inoltre di arricchire il suo catalogo live con eventi musicali o programmi sportivi, proprio come fa già Amazon con le partite della Champions League in diretta su Prime Video. L’obiettivo è sempre quello di fermare l’emorragia degli abbonati e attrarre nuovo pubblico. A differenza dell’offerta Netflix Base con pubblicità, ormai prossima, i programmi in live streaming non arriveranno prima del 2023 (o magari più in là).

Account Netflix condivisi a pagamento?

L’altro grande problema da risolvere per Netflix, per poter risollevare le sue finanze, è la condivisione degli account. Fino ad oggi questa pratica è stata tollerata, poiché utile per far guardare contenuti diversi ad ogni membro della famiglia. Com’è noto però, la condivisione degli account è andata oltre l’utilizzo in famiglia e molti ricorrono a questo escamotage per ridurre i costi dell’abbonamento.

Se Netflix fino ad oggi ha chiuso un occhio, presto le cose potrebbero cambiare. La piattaforma dispone infatti di mezzi molto semplici per identificare e localizzare le connessioni simultanee di uno stesso account, ovvero tramite l’indirizzo IP degli utenti. Per questo motivo Netflix ha intenzione di proporre una nuova formula speciale, già in fase di test in alcuni paesi dell’America Latina (Honduras, Argentina, El Salvador, Guatemala): ovvero ogni profilo aggiunto all’account avrà il costo di 3 euro al mese. Si tratta di una soluzione un po’ complessa, ma Netflix è decisa a trovare il modo di addebitare la condivisione dell’account ai propri utenti. Questa novità (che gli utenti non ameranno di certo) potrebbe arrivare a livello mondiale già dalla fine del 2022, anche se l’azienda non si è ancora sbilanciata su una possibile data ufficiale. Sarà una buona strategia o Netflix continuerà a perdere utenti?

Foto: © Unsplash/Netflix.

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