La società di Facebook ha di recente cambiato nome in Meta, lasciando però invariato il nome del social network. In questo articolo cerchiamo di capire perché Facebook ha fatto il rebranding e cosa cambierà.
Mark Zuckerberg ha annunciato il cambio nome il 28 ottobre 2021 durante l'evento Facebook Connect 2021. Secondo il CEO, l'idea per il nome è venuta dal romanzo "Snow Crash" dello scrittore di fantascienza americano Neal Stephenson. Nel libro, il mondo del futuro è presentato come una società controllata da grandi corporazioni e unita da uno spazio tridimensionale virtuale comune. Il romanzo che ha già avuto una grande influenza sulla cultura digitale - ad esempio, il termine "avatar" è diventato popolare soprattutto grazie a questo libro - ha predeterminato anche i concetti di molti modelli sperimentali di realtà virtuale.
I preparativi per il rebranding sono stati un segreto per sei mesi. Ma Zuckerberg ha affermato che la necessità di cambiare il nome dell'azienda era nell’aria da tempo:
«Penso che ci fosse solo molta confusione e imbarazzo nel fatto che il marchio dell'azienda fosse anche il marchio di una delle app di social media» (tradotto da The Verge).
L'azienda intende investire, solo quest'anno, fino a 10 miliardi di dollari nella creazione di un nuovo modello di realtà, ma non ci sono molte informazioni concrete su come sarà questo nuovo spazio. Ciò che si sa al momento è che verrà introdotto un sistema unificato di account (rappresentati da avatar virtuali) utilizzabili per tutte le applicazioni social dell'azienda e i dispositivi supportati.
La nuova esperienza offerta da Meta si chiama Horizon Home. Uno spazio virtuale in cui gli utenti possono incontrarsi, guardare video e giocare insieme a giochi multiplayer grazie a Oculus Quest 2, un visore per la realtà virtuale sviluppato da Oculus VR. Il nuovo Metaverse - o ‘metaverso’ che Zuckerberg ha concepito per il futuro della sua azienda - si baserà molto probabilmente non solo su Horizon Home ma anche su altri spazi virtuali di Oculus come Horizon Workrooms e Horizon Venues, oltre che a mettere a disposizione dei propri utenti anche app di terzi, tra cui Dropbox e Slack.
Questo nuovo visore, presentato a settembre 2020 alla conferenza Facebook Connect, è dotato di 4 telecamere che aiutano l'utente a navigare nello spazio. Il casco funziona con un chip Qualcomm Snapdragon XR2 e ha 6 GB di RAM e uno schermo LCD con risoluzione 2K per occhio. Oculus Quest 2 ti consente di giocare ai videogiochi supportati nello spazio tridimensionale, oltre a lavorare in singole applicazioni, inclusa la collaborazione con altri utenti con hardware simile. Oltre all'accesso a internet, richiede anche un account Facebook e uno smartphone con l'app Oculus gratuita.
Facebook è stato ripetutamente criticato negli ultimi anni per il possibile uso improprio delle informazioni personali dei titolari di account del social e per la fuga dei dati. Secondo Zuckerberg, il cambio nome, non ha nulla a che fare con le informazioni negative di cui si è attorniato il marchio Facebook.
«Mark Zuckerberg ha immaginato un Metaverso come un mondo virtuale condiviso e affidabile (...) dove le persone possono giocare a giochi virtuali, partecipare a concerti virtuali, fare acquisti online, collezionare arte virtuale, comunicare attraverso avatar virtuali e lavorare insieme in spazi di lavoro virtuali», riassunto di Meta dell'editorialista del New York Times che si chiede se tutto si avvererà...
«È impossibile dirlo con certezza, ovviamente, ma personalmente sono scettico sul fatto che Facebook - quell’ingombrante macchina burocratica i cui maggiori risultati nell'ultimo decennio hanno riguardato principalmente l'acquisto di app concorrenti o la copia delle loro funzionalità piuttosto che lo sviluppo di proprie idee all'interno dell'azienda - creerà un entusiasmante universo digitale in cui le persone vorranno davvero trascorrere il loro tempo». The Guardian nota invece: «La pagina di Wikipedia "Criticism of Facebook" ha un elenco di contenuti spaventosamente lungo, comprese voci sull'elusione fiscale e sulla violazione del copyright, fino al traumatizzarne i suoi dipendenti e consentire la pubblicazione di contenuti che negano vari genocidi. Il fondatore Mark Zuckerberg e la sua azienda sono stati impegnati a cercare di rinnovare la propria immagine, in particolare sulla scia dello scandalo Cambridge Analytica della piattaforma».
Un sondaggio pubblico condotto negli USA da Morning Consult mostra che il 68% dei partecipanti adulti ha dichiarato di non essere interessato a utilizzare il Metaverse di Zuckerberg, almeno fino a ciò che sanno finora sul progetto. Allo stesso tempo, il 25% dei partecipanti adulti al sondaggio ha dichiarato di avere una visione positiva di Meta, mentre il 40% ha espresso un'opinione negativa (circa un terzo, il 34%, ha dichiarato di non avere opinioni). Il 56% della cosiddetta Generazione Z (i nati tra il 1997 e il 2012) ha dichiarato di non essere interessato al progetto, mentre il restante 44% ha espresso interesse per il Metaverso. Vien da sé, che la società sotto la guida di Zuckerberg miri principalmente a suscitare la simpatia e l'interesse dei giovani, che stanno entrando sempre più presto nel mondo della tecnologia digitale.
Foto: © Dima Solomin - Unsplash.