Se si perde il proprio telefono o questo viene rubato, tutte le informazioni contenute su WhatsApp (messaggi, foto, video, ecc.) possono cadere nelle mani sbagliate ed essere utilizzate senza il proprio consenso. Il blocco SIM purtroppo non è sufficiente a chiudere la propria sessione sull'app, poiché questa, connettendosi a internet può consentire la ricezione e l'invio di messaggi. Ecco come bloccare WhatsApp in caso di furto del cellulare.
In caso di furto o perdita accidentale del proprio smartphone, la prima cosa da fare è chiamare il fornitore telefonico e bloccare la SIM. Durante questa procedura potrebbe essere utile essere in possesso del codice IMEI, un codice a 15 cifre che consente di identificare ogni telefono mobile connesso alla rete e alle antenne telefoniche.
Dopo aver bloccato la SIM, da un nuovo cellulare con nuova SIM, ma con lo stesso numero di telefono, scaricare e riattivare WhatsApp. In questo modo, il telefono rubato o perso bloccherà il precedente accesso, rendendo il servizio inutilizzabile.
In alternativa, è possibile chiudere, temporaneamente, la sessione di WhatsApp sul dispositivo mobile rubato o perso attraverso l'invio di una mail, con il proprio numero di telefono, al centro assistenza internazionale di WhatsApp.
Utilizzando questo metodo di blocco, bisogna tener a mente che, nonostante il proprio account risulti ufficialmente bloccato, i contatti potranno continuare a inviare messaggi, ma potrebbe essere difficile leggerli. In questo modo si avranno 30 giorni di tempo per poter riattivare nuovamente l'account.
Grazie a questa procedura, tutti i messaggi ricevuti sul proprio account bloccato saranno recuperabili al momento dello sblocco ma, in caso contrario, quest'ultimi verranno persi insieme alla cronologia precedente.
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