Il blocco del telefono tramite codice IMEI avviene per ragioni correlate ai contratti di vendita stipulati con gli operatori telefonici o all’avvenuto acquisto di telefoni usati. Vediamo cosa fare se il telefono è bloccato con codice IMEI.
Tanti sono gli utenti che decidono di acquistare a rate gli ultimi modelli di cellulare direttamente dagli operatori telefonici sottoscrivendo dei contratti, anche molto convenienti, che prevedono, pagando un costo mensile fisso, sia il possesso del telefono che una o più offerte di traffico e internet.
Questa scelta d’acquisto, però, ha un risvolto della medaglia negativo che vede inutilizzabile il dispositivo acquistato con carte SIM di altri operatori, fino alla conclusione del contratto.
In caso di vendita, lo stesso dispositivo potrebbe continuare ad esser bloccato sia per inadempienza dell’acquirente nel pagamento delle rate del contratto sia in caso di furto. In quest’ultimo caso, è bene procedere alla denuncia e alla riconsegna del dispositivo alle autorità competenti, onde evitare una denuncia per ricettazione.
Il codice IMEI è una sequenza di 15 cifre che permette di identificare ogni singolo dispositivo, permettendo alle compagnie telefoniche di legare i dispositivi alle loro SIM. Questo codice riportato sulla confezione del telefono o identificabile cliccando sulla tastiera il codice #*06*.
Con codice IMEI alla mano la procedura di sblocco deve essere fatta chiamando il servizio clienti dell’operatore che ha bloccato il telefono. In contatto con il fornitore, dunque, bisognerà provare la propria buona fede, nel caso di un telefono acquistato da un privato oppure, in caso di contratto scaduto, lo sblocco dovrà avvenire per difetto della controparte, ossia dell’operatore telefonico.
Le tempistiche variano a seconda dell’operatore e, pertanto, bisognerà solo aver pazienza nel rispetto della procedura.
Va da sé che è bene evitare procedure illegali che prevedono lo sbloccare il telefono con il codice di sblocco reperibile online.
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