La stampante (in inglese printer) è una periferica che permette di fare una stampa (su carta) dei dati del computer. Esistono diverse tecnologie di stampanti fra cui le più correnti sono: la stampante a margherita, la stampante a matrice (detta anche stampante ad aghi), la stampante a getto d'inchiostro, la stampante a getto di bolle d'inchiostro e la stampante laser. Ai nostri giorni, le stampanti a margherita e le stampanti ad aghi non sono quasi più utilizzate.
La stampante è generalmente caratterizzata dai seguenti elementi:
Velocità di stampa, espressa in pagine al minuto (pam), la velocità di stampa rappresenta la capacità della stampante a stampare un gran numero di pagine al minuto. Per le stampanti a colori, si distinguono abitualmente la velocità di stampa in monocromo e a colori;
Risoluzione, espressa in punti per pollici (sigla ppp o dpi, per dot per inch), la risoluzione definisce la definizione della stampa. La risoluzione è talvolta differente per una stampa monocromo, colore o foto;
Tempo di riscaldamento, rappresenta il tempo di attesa necessario prima della prima stampa. In effetti una stampante non può stampare «a freddo», è necessario raggiungere una data temperatura per funzionare in modo ottimale.
Memoria imbarcata, si tratta della quantità di memoria che permette alla stampante di stoccare i lavori di stampa. Più la quantità di memoria è elevata, più la coda di stampa dei lavori potrà essere importante;
Il formato della carta, secondo la loro dimensione, le stampanti sono capaci di accogliere diverse dimensioni di documenti, generalmente in formato A4 (21x29,7 cm), più raramente in formato A3 (29,7x42 cm). Alcune stampanti permettono anche di stampare su altri tipi di supporto, come i CD o i DVD;
Alimentazione della carta, si tratta del modo di caricamento della stampante, caratterizzante la maniera in cui la carta è stoccata. È soprattutto importante secondo la posizione prevista per la stampante (un caricamento posteriore è da evitare se la stampante è molto vicina al muro). I modi principali d'alimentazione della carta sono i seguenti.
L'alimentazione da contenitore (detta anche alimentazione da cassetto), utilizza una sorgente di alimentazione di carta interna. La sua capacità rappresenta il numero massimo di fogli di carta che può accogliere;
L'alimentazione dal vassoio è una modalità d'alimentazione manuale, che permette di inserire i fogli in piccole quantità (circa un centinaio). Il vassoio può essere orizzontale, talvolta verticale, o posteriore alla stampante;
Cartucce, le cartucce sono raramente standard è dipendono fortemente dalla marca e dal modello della stampante. Così alcuni costruttori privilegiano delle cartucce multicolori, mentre altri propongono delle cartucce di inchiostro separate. Le cartucce di inchiostro separate sono generalmente più economiche dato che non è raro che un colore sia più utilizzato di un altro. È interessante notare il costo della stampa per foglio. La dimensione della goccia di inchiostro è fondamentale. Più la goccia di inchiostro è piccola, meno il costo di stampa sarà elevato e migliore sarà la qualità dell'immagine. Alcune stampanti permettono di ottenere delle gocce da 1 o 2 picolitri;
Interfaccia, si tratta della connettività della stampante. Le interfacce principali sono le seguenti:
USB;
Parallelo;
Rete, questo tipo di interfaccia permette di condividere molto facilmente una stampante fra più computer. Esistono anche delle stampanti WiFi, accessibili attraverso una rete senza fili.
Le stampanti a margherita si basano sul principio delle macchine dattilografiche. Tutti i caratteri sono stampati a rilievo su una matrice a forma di margherita. Per stampare, un nastro imbevuto di inchiostro è posto fra la margherita e il foglio. Quando la matrice colpisce il nastro, questo rilascia l'inchiostro solo a livello del rilievo del carattere. Queste stampanti sono diventate obsolete in quanto molto rumorose e poco rapide.
La stampante a matrice (detta anche stampante ad aghi,stampante a impatto o in inglese Dot-Matrix printer) permette di stampare dei documenti su carta grazie ad un carrello con una testina di stampa. La testina è costituita da piccoli aghi, spinti da delle elettro-calamite, che vanno a colpire un nastro carbone, detto «nastro inchiostro», posto tra la testata e il foglio:
Il nastro di carbone sfila affinché sia presente continuamente dell'inchiostro. Ad ogni fine di linea, una rotella fa girare il foglio:
Le stampanti a matrici più recenti sono dotate di testine di stampa con 24 aghi, che permettono loro di stampare con una risoluzione di 216 ppp (punti per pollice o in inglese dots per inch, sigla dpi).
La tecnologia delle stampanti a getto d'inchiostro (Bubble jet printers) è stata originariamente inventata da Canon e si basa sul principio che un fluido riscaldato produce delle bolle. Il ricercatore che ha scoperto questo principio aveva messo accidentalmente in contatto una siringa piena di inchiostro e un saldatore, questo creò una bolla nella siringa che fece sgorgare dell'inchiostro dalla siringa.
Le testine delle stampanti attuali sono composte da numerosi ugelli (fino a 256), equivalenti a più siringhe, riscaldate tra 300 e 400° C più volte al secondo. Ogni ugello produce una minuscola bolla che a sua volta emette una piccola goccia estremamente fine. IL vuoto generato dall'abbassamento di pressione aspira una nuova goccia:
Si distinguono generalmente due tecnologie:
Le stampanti a getto d'inchiostro, che utilizzano degli ugelli con un proprio elemento riscaldante integrato. La tecnologia utilizzata è quindi termica.
Le stampanti a bolla d'inchiostro, che utilizzano degli ugelli con una tecnologia piezoelettrica. Ogni ugello è associato ad un quarzo piezoelettrico, che, eccitato sulla sua frequenza di risonanza, si deforma ed emette la goccia di inchiostro.
La stampante laser permette di ottenere delle stampe cartacee di qualità, a costo ridotto e con una velocità di stampa elevata. D'altra parte il costo di acquisto di una stampante simile la confina a degli usi semi professionali o professionali. La stampante laser utilizza una tecnologia simile a quella usata dalle fotocopiatrici. Una stampante laser è così principalmente costituita da un tamburo fotosensibile (in inglese «drum») che, caricato elettrostaticamente, è capace di attirare l'inchiostro per formare un motivo che sarà depositato sul foglio di carta.
Il funzionamento generale è il seguente: uno ionizzatore di carta carica il foglio positivamente. Il laser carica il tamburo positivamente in alcuni punti grazie ad uno specchio girevole. Così, l'inchiostro sotto forma di polvere (toner), caricato negativamente, si deposita sulla parte del toner che è stata precedentemente caricata dal laser.
Girando, il tamburo deposita l'inchiostro sulla carta. Un filo riscaldante (detto corona) permette infine di fissare l'inchiostro sulla carta:
Così, la stampante laser, non avendo testina meccanica, è rapida e poco rumorosa. Distinguiamo due tecnologie per le stampanti laser: "carosello" (quattro passaggi) o "tandem" (monopassaggio).
Carosello: con la tecnologia carosello, la stampante effettua quattro passaggi per stampare un documento (uno per colore primario e uno per il nero, cosa che rende la stampante in teoria quattro volte meno rapida a colori che in bianco e nero).
Tandem: una stampante laser sfrutta la tecnologia «tandem» deposita ogni colore in un solo passaggio, dato che i toner sono disposti parallelamente. Le stampe sono rapide sia a colori che in bianco e nero. Questa tecnologia ha tuttavia un prezzo più elevato, dato che il meccanismo è più complesso. Essa è quindi riservata principalmente alle stampanti laser di fascia media o alta.
Un'altra tecnologia di stampa concorrenziale alle stampanti laser è la tecnologia LED (Light Emitting Diode). Con questa tecnologia, una rampa di diodi elettro-luminescenti polarizza il tamburo attraverso un raggio luminoso molto fine, che permette di ottenere dei punti molto piccoli. Questa tecnologia è particolarmente adatta per ottenere delle alte risoluzioni (600,1200 o 2400 ppp).
Dato che ogni diodo è all'origine di un punto, la cadenza di stampa quasi non risente delle differenze di risoluzione. Inoltre, questa tecnologia è privata delle parti mobili, cosa che permette di ideare dei prodotti meno costosi, ma anche più robusti e affidabili.
Il linguaggio di descrizione della pagina è il linguaggio standard che il computer utilizza per comunicare con la stampante. In effetti, bisogna che la stampante sia capace di interpretare le informazioni che il computer gli invia. I due principali linguaggi di descrizione della pagina sono i seguenti:
Linguaggio PCL: si tratta di un linguaggio costituito da sequenze binarie. I caratteri sono trasmessi secondo il loro codice ASCII;
Linguaggio PostScript: questo linguaggio, utilizzato in origine per le stampanti Apple LaserWriter, è diventato lo standard in materia di linguaggio di descrizione della pagina. Si tratta di un linguaggio a parte interamente basato su un insieme di istruzioni.
Si noti l'esistenza di case, detti Server di stampa, che rendono disponibili in rete una stampa con una connettività USB o parallela.
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