Per un host professionale l'organizzazione dello spazio riservato ad accogliere dei terminali è di importanza fondamentale. Indipendentemente dal tipo di hosting, i server sono sistematicamente posti in sale specifiche dette Data Center.
Un data center è organizzato in shelter, cabine o armadi che possono accogliere degli elementi in rack, in postazioni di dimensioni normalizzate di 19 pollici di larghezza (48.26 cm):
Uno shelter ha generalmente uno spazio disponibile di 40U, 47U o 52U dove U sta per l'unità elementare dell'altezza di ogni elemento di rack. 1U corrisponde ad un'altezza di 1.75 pollici (ossia circa 4.445 cm). Questo spiega il motivo per cui i server professionali sono condizionati in case industriali di formato rack 19 pollici.
La maggior parte degli elementi di rete (switch, router, firewall, ecc.) esistono in rack 19", nei formati 1U, 2U o 4U. Esistono anche dei cassetti scorrevoli contenenti degli schermi piatti, tastiera e mouse che possono essere integrati in una postazione 1U.
Lo spazio di archiviazione attribuito, la larghezza di banda e la potenza del server che ospita il sito sono sicuramente fondamentali ma non sono i soli elementi da considerare per la scelta dell'hosting. In effetti per le aziende l'indisponibilità del sito o la perdita di dati possono rivelarsi molto costose. Così la maggior parte dei data center degli hosting propongono delle garanzie relative alla sicurezza dei server:
Sicurezza di accesso fisico al data center mediante un controllo di accesso (badge, scheda magnetica, eventuale biometria) e un sistema di video sorveglianza collegato ad un servizio permanente di vigilanza. Inoltre gli shelter sono chiusi a chiave e talvolta dotati di meccanismi di rilevamento delle intrusioni;
Sicurezza contro l'incendio grazie a dei sistemi di rilevamento di incendio con analisi di particelle (detti VESDA per Very Early Smoke Detection Alarm) accoppiati ad un sistema di spegnimento incendi a gas. Esistono due metodi che permettono di spegnere un incendio con il gas:
L'emissione di un gas halon 1301, ormai vietato in numerosi paesi perché tossico;
L'emissione di un gas inerte destinato a soffocare la combustione negli shelter rarefacendo l'ossigeno.
L'emissione di un gas inibitore destinato ad impedire la reazione di combustione: gas FM 200 (CH3HF7) o FE13 (CHF3);
La propulsione di gocce d'acqua azotate di meno di 200 micron di diametro ad elevata pressione per raffreddare la zona di combustione.
Garanzia ambientale, regolazione dell'igrometria (tasso di umidità) e della temperatura grazie al condizionamento d'aria, alla presenza di estrattori di aria spesso posti sopra lo shelter e di ventilatori talvolta installati sotto lo shelter;
Ridondanza delle alimentazioni elettriche, delle infrastrutture critiche (router, climatizzazione, ecc.) e dei collegamenti di connessione a internet e presenza di ondulatori, o anche di gruppi elettrogeni;
Garanzia della qualità del servizio (QoS) nonché del tempo di risoluzione in caso di malfunzionamento.
Gli hosting propongono generalmente dei servizi supplementari che possono avverarsi utili, se non indispensabili:
Reboot da remoto mediante un'unità di distribuzione dell'alimentazione (PDU, Power Distribution Unit), cioè un sistema di prese elettriche che può essere controllato indipendentemente via un'interfaccia web. Le prese solitamente usate sono dette prese APC MasterSwitch (APC è la sigla di American Power Conversion Corporation). Questo tipo di presa è generalmente dotato di protezione contro le sovratensioni (SurgeArrest);
Intervento telefonico per richiedere il riavvio di un server da remoto. Solitamente una passkey (password) ed eventualmente delle informazioni personali sono richieste dall'operatore per assicurarsi dell'identità del cliente;
Fornitura di un servizio di filtraggio mediante firewall a monte dello shelter;
Servizio di sorveglianza del traffico (monitoring). Si tratta nella maggioranza dei casi del sistema MRTG (Multi-Router Traffic Grapher) che permette di rappresentare graficamente il carico del traffico sui collegamenti delle reti;
Meccanismi di backup automatizzati.
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