Pirateria online: l'Ue pubblica la watch list dei siti pirata

Ultimo aggiornamento 22 dicembre 2022 alle 14:36 da Antonello Ciccarello .

La Commissione europea ha aggiornato la sua watch list dei siti pirata. Si tratta di un documento pubblico con tutti i nomi e gli URL dei siti e dei servizi che offrono file pirata. Continua a leggere per scoprire quali sono i siti e le piattaforme “sorvegliate speciali” dall’Unione europea.

L’Ue contro la pirateria online

I siti pirata sono sempre popolari tra gli utenti. L’arrivo di nuove piattaforme di streaming e il loro continuo aumento di prezzo non aiutano a risolvere la cosa. Questa popolarità – e le sue conseguenze – non piacciono molto alle autorità dedicate, che si tratti dell’AGCOM o di chi detiene il copyright su determinati contenuti piratati. Fortunatamente le piattaforme che offrono file da scaricare, contenuti in streaming o strumenti di pirateria online, sono sempre sotto osservazione della Commissione europea, che ha da poco pubblicato la terza edizione della Watch List sulla pirateria e contraffazione. Anche se questa non ha alcun valore legale, ha lo scopo di incoraggiare gli operatori, i proprietari dei diritti d’autore, i governi e le autorità a prendere delle misure appropriate. La watch list dei siti pirata della Commissione serve come forma di “pressione” diplomatica che permette anche di rafforzare la cooperazione tra i vari partner dell’Unione europea.

Watch list dei siti pirata: pubblicati nomi e indirizzi

Il documento diffuso dall’istituzione europea segnala delle piattaforme popolari, solitamente create al di fuori dell’Unione, che facilitano, traggono profitto o si dedicano apertamente alla pirateria online e alla contraffazione, che violano i diritti di proprietà intellettuale detenuti da altri soggetti o società. Nella sua watch list dei siti pirata, la Commissione indica i nomi e gli URL di tutte le piattaforme e i servizi coinvolti. Si tratta di una manna dal cielo per chi non li conosce: basta infatti inserire il loro URL nella barra degli indirizzi del browser per accedervi, cambiando magari i DNS di default.

In questa terza edizione è possibile notare la scomparsa del celebre Bookfi.net, del cyberlocker Wi.to, di Youtubeconverter.it e del servizio illegale di IPTV Electotvsat.com. Sono stati ritirati dalla lista anche altri siti, senza però indicarne la motivazione. È il caso del servizio 4shared e l’app di messaggeria istantanea https://it.ccm.net/download/scaricare-4266-telegram-per-pc. Allo stesso modo, nella lista sono stati inserite nuove piattaforme e servizi. Ciò sottolinea l’attività incessante di chi continua a creare siti illegali nonostante i blocchi delle autorità.

Pirateria online: la hit parade della Commissione europea

La watch list dei siti pirata redatta dalla Commissione europea punta il dito su differenti tipi di siti. I primi sono i siti di hosting di file (chiamati anche cyberlockers) per il download diretto dei file (DDL), i siti di video in streaming e i servizi di stream ripping (che permettono di recuperare contenuti audio-video da piattaforme di streaming e convertirli in file scaricabili). Si trovano poi siti che offrono link verso dei siti pirata, siti di torrent (P2P e BitTorrent), siti che offrono app piratate, hosting provider, servizi di IPTV illegali, social network e servizi che supportano la pirateria online.

Quest’anno si trovano siti come The Pirate Bay, Rarbg.to, Rutracker.org e 1337x.to, già in lista da due anni, ma anche Uptobox.com, Rapidgator.net, Y2mate.com, Savefrom.net, Sci-Hub, Libgen et Seasonvar.ru. Tra i nuovi arrivi, si trovano Fmovies.to (un popolare portale di streaming con milioni di utenti attivi), Snappea.com (che permette di scaricare contenuti da YouTube), DDoS-Guard (un provider accusato di sostenere siti pirata online) e Mega, una grande piattaforma di archiviazione in cloud, successore di Megaupload dopo il suo blocco. Di seguito puoi visualizzare la lista completa dei siti presenti nella watch list dei siti pirata redatta dalla Commissione europea.

Siti di hosting di file

Mega.nz / Mega.io
Uptobox.com
Uptostream.com
Rapidgator.net
Uploaded.net, ul.to, uploaded.to
Dbree.org

Servizi di stream ripping

Y2mate.com - y2mate.com - en.y2mate.is
Savefrom - Savefrom.net - ssyoutube.com - sfrom.ne
Flvto.biz - 2conv.com
Snappea.com

Siti con link a piattaforme pirata

Fmovies.to - fmoviesto.site - fmovies.ink - fmoviesto.cc - fmoviesto.hn
Seasonvar.ru
Rlsbb.ru
Rezka.ag

Siti di torrent gratis

ThePirateBay.org - pirateproxy.space - thepiratebays.com
Rarbg.to
Rutracker.org
1337x.to

Siti di download gratis illeciti

Music-Bazaar.com - Music-Bazaar.mobi
Sci-hub.io - Sci-hub.tw - sci-hub.cc - sci-hub.ac - sci-hub.bz
Libgen.onl

App di pirateria

IPTV Smarters
EVPAD
Shabakaty
Fournisseurs d'hébergement
DDoS-Guard.net
Private Layer
Amarutu Technology Ltd (Amarutu ou Koddos)
AS-Istqservers
Istqserverses (Istq)
HostPalace Web Solution PVT LTD (Host Palace)

Servizi IPTV gratis illeciti

BIPTV.best
BestBuyIPTV.store
King365tv.com - Theking365tv.pro
VolkaIPTV.com

Social network

VK.com (V Kontakte)

Servizi che supportano la pirateria

2embed.ru
Fembed.com

Mega: una piattaforma sempre sospetta

Il caso di Mega (ex Megaupload) è un po’ particolare poiché il sito si dichiara rispettoso della legge. Nel suo rapporto, la Commissione europea sottolinea l’assenza di filtri di download e menziona una recente decisione della giustizia russa contro la piattaforma. Nel rapporto viene spiegato infatti che “le parti interessate segnalano a Mega l’assenza di misure preventive per evitare il download di contenuti illeciti. Secondo le loro informazioni, a gennaio 2022, i provider di servizi internet in Russia hanno ricevuto l’ordine di bloccare definitivamente il sito a seguito di azioni legali intentati da alcuni titolari di diritti musicali
le parti interessate segnalano a Mega la mancanza di misure preventive per impedire il download di contenuti illegali. Secondo le loro informazioni, nel gennaio 2022, ai fornitori di servizi Internet in Russia è stato ordinato di bloccare definitivamente la piattaforma a seguito di azioni legali intentate da parte da alcune case discografiche” (inclusa Universal Music).

Si tratta di una decisione che non è piaciuta a Mega, anche perché la società non ha avuto la possibilità di spiegare le proprie ragioni. Come spiegato dal presidente esecutivo di Mega, Stephen Hall, a Torrentfreak: “Sfortunatamente la Commissione non ha mai contattato Mega per ottenere dei chiarimenti o dei commenti, quindi hanno male interpretato Mega e travisato le nostre operazioni. Mega non ha mai avuto la possibilità di correggere questo fraintendimento”. La società ha sottolineato inoltre che essa prende molto seriamente le sue responsabilità in materia di rimozione dei contenuti per violazione del copyright, con l’eliminazione di più di 1,7 milioni di file pirata soltanto nei primi tre trimestri del 2022.

Mega ha poi dichiarato che la decisione del tribunale russo, citata nel rapporto della Commissione europea, è stata annullata dopo un ricorso in appello in quanto “il reclamo di Universal Music era basato su due link pubblici che sono stati immediatamente disattivati, in conformità con la procedura pubblicata da Mega per il trattamento dei reclami sul copyright che vengono segnalati”. Mega chiederà nuovamente di essere ascoltata dalla Commissione, in modo da potersi difendere. In fondo non si tratta della prima volta che accade un fatto del genere, poiché la piattaforma Cloudfare, menzionata in una precedente versione della watch list, è riuscita a far cambiare idea alla stessa Commissione.