A seguito della nuova politica di business di Elon Musk, Twitter rimane vago sul significato del suo celebre badge blu, ormai associato agli account certificato e agli abbonati paganti. Di seguito ti spieghiamo meglio cos’è e cosa significa</ital>.
Dal 1 aprile 2023 il social network ha mandato ancora più in confusione i suoi utenti sul significato del suo badge blu. Non è più possibile distinguere a prima vista gli account certificati dagli account a pagamento (ovvero quelli che utilizzano il servizio premium Twitter Blu, recentemente rilasciato per monetizzare la piattaforma). Non è quindi semplice capire la differenza tra gli account “storici” e quelli certificati per avere notorietà, che pagano per ottenere il proprio badge.
Dalla nascita di Twitter (marzo 2006), fino all’acquisto da parte del miliardario Elon Musk (nell’ottobre 2022), circa 420.000 account (sui 240 milioni attivi), hanno fatto richiesta di una certificazione, ovvero una procedura di riconoscimento e di identificazione ufficiale. Il badge blu di verifica “standard” è quello che utilizzano star del cinema, personaggi politici, giornalisti, organizzazioni o aziende riconosciute. Anche se non è esente da difetti, questa procedura ha contribuito a rendere più credibili le interazioni sui social network.
Dopo aver acquistato Twitter lo scorso autunno per 44 miliardi di dollari, il nuovo proprietario Elon Musk ha recentemente ammesso che la sua azienda vale soltanto 20 miliardi di dollari, quindi era diventato urgente trovare un modo per monetizzare. Per raggiungere questo obiettivo, Elon Musk ha pensato di lanciare Twitter Blue. Questo servizio premium a pagamento, garantisce ai suoi abbonati alcuni vantaggi, delle funzionalità avanzate, oltre al famoso badge blu, riservato precedentemente soltanto agli account certificati. Il prezzo del servizio in Italia varia dai 9 agli 11 euro al mese, a seconda che si utilizzi su web, iOS o Android. Secondo Musk, l’idea è quella di favorire un certo egualitarismo sul social network, egualitarismo che riguarda chi può permettersi questo nuovo abbonamento, ma non i 500 più grandi inserzionisti di Twitter, né le 10.000 aziende più seguite sul social network esenti dal pagamento.
Per assicurarsi il successo della sua azienda, Elon Musk ha deciso che non sarà quindi più possibile distinguere (a livello visivo) i vecchi account certificati da quelli nuovi a pagamento. Il risultato è un badge blu per tutti e, se si passa il mouse sul badge si potrà visualizzare un messaggio che indica “questo account è verificato in quanto è abbonato a Twitter Blue” oppure “poiché è considerato degno di nota nella categoria delle istituzioni, dell’attualità, dello spettacolo o di un altro settore specifico”.
Per sapere quali sono gli account verificati da quelli in abbonamento su Twitter esistono due soluzioni (anche se non è detto che sarà sempre così).
In primis, se vuoi esser certo che un account sia effettivamente certificato da prima di Twitter Blue, ti basterà andare sull’account Twitter Verified (@verified), l’account ufficiale di Twitter che ha la particolarità di seguire tutti gli account ufficialmente verificati dal social network. Tutto ciò che dovrai fare è quindi controllare la lista dei follow, per sapere se l’account che stai cercando si trova lì.
Esiste anche un’estensione per browser (disponibile su Chrome e Firefox), maliziosamente chiamata Eight Dollars (in riferimento al prezzo statunitense del servizio). In questo caso si tratta di scaricare e installare l’estensione sul browser e, una volta su Twitter, potrai sapere se un account è verificato o a pagamento tramite Twitter Blue.
Sfortunatamente, questo metodo di riconoscimento è soltanto temporaneo, poiché Twitter rimane ancora vago sul futuro dei badge precedentemente riservati agli account verificati. Come precisato sul sito ufficiale del social: “Per effetto di questo cambiamento, Twitter non accetterà più richieste di spunte blu di verifica secondo i criteri precedenti (attività, notorietà e autenticità), sottolineando inoltre che in conformità ai Termini di Servizio di Twitter, potremmo rimuovere la spunta di un account in qualsiasi momento senza preavviso. Naturalmente bisognerà prendere tutto con le pinze. Infatti, alcuni media come il New York Times (55 milioni di follower), la Casa Bianca o personalità come LeBron James, si sono rifiutati di pagare l’abbonamento a Twitter Blue. Per questo motivo il social ha tolto loro anche il badge blue precedente (quello certificato). Ciò dimostra che un account può essere ufficiale anche se non possiede il famoso badge di verifica.
Foto: © Unsplash/Twitter.