Netflix: abbonamenti più economici grazie alla pubblicità

Dopo la perdita di migliaia di utenti, Netflix ha deciso di proporre delle formule più economiche, ma finanziate dalla pubblicità. Tuttavia, prima che ciò accada bisognerà attendere più di un anno.

Perdita degli abbonati Netflix

Tempi duri per Netflix. Per la prima volta nella sua storia, la celebre piattaforma di video streaming ha perso abbonati. Nel primo trimestre del 2022 sono stati rilevati circa 200mila abbonati in meno rispetto all’ultimo trimestre del 2021. Negli Stati Uniti e Canada, gli abbonati in meno sono stati invece 600.000 (a fronte della speranza di ottenere un aumento di 2,5 milioni di abbonati). Sì tratta di una performance negativa storica, soprattutto dopo l’aumento di utenti record ottenuto nei mesi della pandemia, che ha portato anche ad un tonfo del 23% in borsa. Questo campanello d’allarme. Ha portato quindi Netflix a rivedere la sua politica relativa agli abbonamenti.

Concorrenza sempre più agguerrita

La perdita di abbonati di Netflix ha tre cause principali. Inizialmente la piattaforma ha perso circa 700.000 clienti in Russia nel giro di qualche settimana, dopo la sospensione dei suoi servizi dovuta alle sanzioni in Ucraina. Come sottolineato in un proprio comunicato, senza questa misura, l’azienda avrebbe potuto contare su 500.000 abbonamenti in più rispetto al trimestre precedente. Inoltre, considerando che si è trovata per molto tempo da sola in questo settore, la piattaforma ha dovuto far fronte ad una concorrenza agguerrita , con la nascita di servizi streaming come Amazon Prime Video o Disney+, che in breve tempo hanno conquistato solide parti di mercato. Infine, per continuare a produrre dei contenuti originali (fattore che ha contribuito alla sua grande popolarità), Netflix ha costantemente aumentato i prezzi in tutto il mondo, con un abbonamento singolo al prezzo di 9,99 euro (contro i 7,99 euro del 2015) e un abbonamento multi-account al prezzo di 17,99 euro (contro gli 11,99 euro al suo arrivo).

Come conseguenza, molti utenti (o potenziali acquirenti) hanno deciso di andare altrove o condividere l’account per ridurre i costi (tra parenti e amici o estranei, tramite piattaforme specializzate). Una pratica contro la quale Netflix cerca di combattere, proponendo un'offerta adattata tramite l'aggiunta di profili aggiuntivi a pagamento, che molto probabilmente avrà un effetto negativo a lungo termine sulla sua base di abbonati, soprattutto se la concorrenza permetterà di condividere gli account a costo zero.

Abbonamento economico Netflix con pubblicità?

Questo ha portato Netflix a un cambio di strategia. Pur essendo nata come piattaforma senza pubblicità, Netflix ha deciso di integrarla per ottenere una nuova fonte di guadagno alternativo, rendendo il servizio più accessibile alla maggior parte degli utenti (pur mantenendo la possibilità di optare per formula senza pubblicità). Questa “rivoluzione” non avverrà comunque da un giorno all’altro, poiché la piattaforma dovrà trovare un’agenzia pubblicitaria degna di questo nome, che possa adattare i servizi all’integrazione degli annunci. Come sottolineato da molti osservatori, come The Verge, l’offerta con la pubblicità non arriverà prima di un anno e dopo essere stata testata in diversi paesi, come fa l’azienda con ogni sua novità.

Questa evoluzione, che sembra ormai inevitabile, porta con sé una nuova questione relativa alla profilazione. Sapendo con esattezza chi sta guardando cosa, grazie ai profili utente, Netflix saprà perfettamente i gusti degli abbonati. Questo permetterà di targhettizzare in modo più preciso gli utenti e inviare loro gli annunci più pertinenti a seconda di ciò che guardano. Si tratta di una risorsa innegabile per offrire i suoi servizi agli inserzionisti. Ma ciò non potrebbe piacere a tutti gli utenti, dal momento che la privacy e la riservatezza sono argomenti molto delicati.

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