Inbound marketing: cos'è e come funziona

L’inbound marketing (letteralmente marketing in entrata) è una nuova tendenza strategica d’impresa. Essa consiste nell’utilizzo di diversi supporti digitali (social, blog, newsletter) atti ad attirare i prospect e a farli entrare nel brand, nell’impresa. Ecco come consegnare il messaggio giusto al momento e alla persona giusta.

Definizione di inbound marketing

L’inbound marketing consiste nell’utilizzare un insieme di leve diversificate per gestire i nuovi clienti (prospect) e convertirli in clienti dell’impresa. Si tratta di attrarre il prospect verso il brand, la marca, opponendosi alle tecniche più tradizionali di outbound marketing basaste sulla pubblicità e il marketing diretto.

La nozione di inbound marketing è molto vicina alla permission marketing di Seth Godin. Il marketing di permesso sviluppa un approccio dei prospect con la loro autorizzazione, in modo da indirizzarsi a loro su dei canali che essi stessi utilizzano condividendo un’informazione o un messaggio al momento in cui essi sono propensi e disponibili ad ascoltarlo.

Quali canali predilige l’inbound marketing

La strategia si instaura principalmente con una presenza consistente su internet, sui canali dove sono presenti i prospect. Tra questi molti sono i supporti utilizzati in un quadro strategico di inbound marketing: articoli su un blog o un sito corporate, blog in cui i contenuti sono ottimizzati dai motori di ricerca; i social network più famosi, dedicati ai professionisti e agli specialisti: Facebook, Twitter, LinkedIn, Pinterest, Instagram, ecc.; piattaforme specializzate: Youtube, Dailymotion, Medium, Slideshare, newsletter, landing page dedicate.

I contenuti proposti possono prendere forma in maniera variabile: utilizzando la redazione di un libro bianco, proponendo delle infografica online, dei tutorial o ancora degli studi del caso. Alcuni contenuti sono più adatti ad una strategia BtoB.

Processo ad imbuto

L’utilizzo di diversi supporti è la prima tappa dell’inbound marketing. Si tratta di convertire i prospect in clienti, finalizzando una vendita o una transazione e gli stessi clienti. La strategia deve anche includere un’analisi molto regolare, atta a misurare il ritorno sull’investimento e migliorare le offre come i messaggi. Il tutto si basa sull’attirare un’audience con una strategia di ottimizzazione SEO, social network, blog, contenuti su piattaforme specializzate; convertire i prospect con tasti call to action, landing page, newsletter, download di libri bianchi, formulari; accompagnamento nello sviluppo dell’acquisto; fidelizzazione con l’assicurarsi della soddisfazione del cliente, social e contenuti adatti.

Quali sono i vantaggi dell'inbound marketing per l’impresa

La creazione di una strategia di inbound marketing può presentare diversi vantaggi per l’impresa. Il più importante è quello che offre la possibilità al brand di allontanarsi il più possibile dal marketing tradizionale, troppo invasivo per un prospect, e quindi che disturba (marketing per interruzione). Il marketing in entrata consente di avere un target più efficace, che privilegia la qualità rispetto alla quantità di un lead; migliora la fidelizzazione del prospect e del cliente; migliora la conoscenza del ritorno sull’investimento, ottimizza i costi e dà valore all’immagine dell’impresa.

Per risultare efficace, il marketing inbound richiede di implementare una strategia multicanale: i contatti devono essere raggiunti con il supporto in cui sono presenti e dove sono disposti a interagire con il marchio o la società. Questo implica anche un lavoro congiunto di diversi reparti o fornitori del business stesso: sviluppatori web, grafici, community manager, web editor, automazioni marketing e SEO Expert.

Strumenti utili all’inbound marketing

Alcuni strumenti facilitano la gestione di uno o più aspetti di una strategia di inbound. Tra le piattaforme che propongono un monitoraggio completo di questo tipo di strategia: Hubspot. Per la gestione delle attività e dei progetti il migliore è di certo Trello, per la gestione dei social Hootsuite e Agorapulse, per i lead FreeCrm, per la misurazione del ritorno sull’investimento Google Analytics e Kissmetrics, per l’invio e la creazione di newsletter, Mailchimp, Sendinblue, Sarbacan e, per creare una landing page, Unbounce.

Per saperne di più

Come creare un blog;

Scegliere un social network per la propria azienda;

Come creare una landing page;

Scegliere piattaforma per campagne di email marketing;

Strumenti di analisi Google Analytics.

Foto: © Pexels.

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