Ti interessa fare una newsletter per comunicare le novità della tua azienda, brand o blog? Una newsletter è un'e-mail con le ultime novità (o offerte) dell'azienda inviata periodicamente ai propri abbonati. Una newsletter efficace si compone di testo, immagini e link d'indirizzamento verso il sito desiderato e contiene una selezione di prodotti o di novità che riguardano la propria attività di vendita. Questa è tra le modalità di fidelizzazione della clientela preferite e questo per svariate ragioni. Ecco una guida utile per creare una newsletter gratis.
L'invio di una newsletter attraverso un account e-mail classico può risultare difficile se il numero degli iscritti è notevole, pertanto si consiglia il servizio di mailing list. Per i primi invii si può scegliere tra le seguenti soluzioni gratuite:
- PopList, VOXmail, - Sarbacane;
SendinBlue, Mailjet, Sendpulse, Mailrelay; Benckmark. Questi ultimi due includono anche un risponditore automatico.
Con questi mailing service sarà sufficiente creare un account e importare la propria lista di contatti, inserire la propria newsletter e inviarla. Per inviare e-mail a un gran numero di iscritti e per poter usufruire di più opzioni (modelli di newsletter, statistiche, ecc.) si può scegliere un servizio a pagamento, come ad esempio https://mailchimp.com/ (gratis fino ad un massimo di 2000 iscritti).
Ogni provider offre differenti piani gratuiti che variano a seconda del numero degli iscritti e invii giornalieri e mensili; bisogna solo scegliere quello più adatto alle proprie esigenze. Il processo in ognuno è sostanzialmente lo stesso: creare un account, importare l'elenco dei contatti, creare la newsletter e inviarlo.
È buona prassi inviare una mail di benvenuto agli utenti iscritti di recente per confermare la sottoscrizione. Questo è possibile farlo grazie ad un servizio di risposte automatiche che consente di programmare e inviare mail automatizzate (tra cui messaggi di benvenuto, promozioni, auguri di compleanno). Sebbene molti degli strumenti di e-mail menzionati sopra includano un risponditore automatico, questa funzione va oltre una campagna e cerca di creare una stretta relazione con il cliente. Sul mercato esistono soluzioni specializzate con piani gratuiti come CleverReach o piani con pagamenti mini come SG Auto-répondeur, GetResponse o Aweber.
La prima tappa da seguire è quella di scegliere il formato della newsletter: il formato testo, darà l'aria di essere una semplice mail tradizionale; con il formato html, le newsletter puntano di più sul look generale in cui si presentano immagini, link e impaginazione del testo (colori, grassetto e corsivo) che possono ricordare lo stile del proprio sito internet.
Alcuni servizi d'invio propongono dei template pronti all'uso. Un template è un modello di pagina riutilizzabile a ogni newsletter, nella quale basta solo inserire il proprio testo e il contenuto del messaggio oppure contenere semplicemente il proprio logo e qualche immagine. Per creare newsletter accattivanti si può usare un editor come Canva, semplice e gratuito, ma anche i tool inclusi in alcuni software di sviluppo web e editor HTML. In caso si preferisca un modello più sofisticato, saranno utili dei software di creazione web come NVU, gratuito o Adobe Dreamweaver CC, a pagamento.
Nota Bene: non fare copia/incolla del testo a partire da un documento Word all'editor HTML, infatti si rischia di visualizzare caratteri come éèâ€, ma piuttosto copiare il testo dal blocco note verso l'editor HTML.
Utilizzare tra 3 e 7 parole al massimo. Allo stesso modo, è essenziale riflettere il contenuto della newsletter. Ad esempio: "10 consigli per aumentare la tua produttività", "Buono sconto del 40%", ecc. È da tener presente che si tratta delle prime informazioni lette dal destinatario e, se non ci si rivolge a loro direttamente è possibile che la mail venga eliminata senza aprirla, o classificata come spam o, ancora, l'iscrizione annullata.
L'attenzione riportata ad una newsletter è spesso molto limitata, poiché il numero di newsletter in aggiunta alle e-mail pubblicitarie in ricezione sulle caselle mail degli utenti può essere alto. A questo proposito meglio strutturare una newsletter che contenga informazioni già nel titolo e nel sottotitolo, che sia breve e rapida alla lettura e che riporta dei link che reindirizzano l'utente verso il proprio sito. Evitare i termini usati di frequente da chi invia spam.
Alcuni servizi di mailing (newsletter) propongono l'hosting delle immagini che vanno inserite nella newsletter. Altrimenti le immagini devono essere salvate online sul proprio sito web o su altro sito. Per inserire un'immagine nella newsletter bisogna, infatti, indicarne l'URL.
Riempire la newsletter di troppe immagini può far sì che questa venga direttamente cestinata poiché troppo pesante per caricare tutte le immagini inserite. È bene proporre agli utenti la newsletter in formato testo in alternativa al formato HTML per chi lo desidera.
A chi inviare la newsletter?
Clienti, prospect e partner. Sul proprio sito è bene aggiungere una rubrica che inviti ad iscriversi alla newsletter, dove gli utenti possono inserire la loro mail. Al proprio sito, inserire la categoria "Iscriviti alla newsletter", dove gli internauti potranno lasciare il loro indirizzo email.
È possibile incoraggiare l'iscrizione di nuovi utenti aggiungendo alla fine di ogni newsletter Invia ad un amico e comunicando l'esistenza del servizio di newsletter su ogni mail inviata, sulle fatture e sul sito.
Non inviare le newsletter a dei destinatari senza che questi abbiamo precedentemente accordato il loro assenso e non inviarne in gran numero dallo stesso indirizzo mail. Riguardo al contenuto evitare i termini utilizzati dagli spammer (maiuscole, punti esclamativi, ecc.) e creare una newsletter in HTML semplice (poco script, poco CSS). Fare molta attenzione alla legislazione normativa, in molti paesi lo spam è illegale.
La maggior parte delle soluzioni inviate via mail offrono una funzione di aggiornamento dal database di sottoscrizione. Assicurarsi di rimuovere gli indirizzi considerati come non validi, hard bounces, e annullamenti delle sottoscrizioni permette di mantenere pulita la mailing list pulita ed efficace. Il vantaggio di tutto questo include: un tasso migliore di ricettività per le campagne future, meno rischi di diventare un mittente di spam e minori possibilità di venire bloccati dai provider di servizi di posta elettronica.
Inoltre, bisognerebbe sincronizzare la lista di sottoscrizioni, o database, con quella degli indirizzi tenuti dalla propria società. Queste fonti possono includere lo strumento CRM (Customer Relationship Management) utilizzato dalla compagnia, le informazioni acquisite sui file dei clienti e I dati risultati da campagne di marketing specifici o social network. È inoltre importante segmentare questa lista basata su vari criteri, affinché possa aiutare facilmente a trovare il target specifico dei clienti, ad esempio basandosi su dettagli geografici o socio-demografici.
Alcuni provider di servizi mailingcome ad esempio Mailchimp, offrono la possibilità di accedere ad alcune statistiche dei risultati ottenuti, gratuitamente. In questo modo si può avere riscontro della propria campagna marketing tramite newletter, come ad esempio, in merito ad un tipo di offerta, e ottenere feedback utili per aumentare il ritorno dei clic di conversione nelle prossime campagne marketing.
Permettere agli utenti di cancellare l'iscrizione alla newsletter, ponendo (in basso) un link che permette di accedere a procedura di cancellazione. Se la propria campagna è destinata a privati, bisogna obbligatoriamente ottenere l'accordo di costoro al momento della raccolta dei loro indirizzi mail. L'autore della mail deve essere facilmente e chiaramente rintracciabile.
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