L'ergonomia è l'uso di conoscenze scientifiche relative all'uomo (psicologia, fisiologia, medicina) allo scopo di migliorare il suo ambiente di lavoro.
L'ergonomia si caratterizza generalmente da due componenti:
L'efficienza, che consiste nell'adottare delle soluzioni appropriate di utilizzazione di un prodotto, oltre al buon senso dell'ideatore;
L'utilizzabilità, che segna l'adeguatezza alle capacità dell'utente. Si suddivide in:
Comodità di utilizzo, che consiste nel ridurre al massimo la fatica fisica e nervosa;
Sicurezza, la quale consiste nello scegliere delle soluzioni adeguate per proteggere l'utente.
Applicata al campo del web, l'ergonomia di un sito web può essere definita per le sue capacità di rispondere efficacemente alle aspettative degli utenti e per fornire loro una comodità nella navigazione. La difficoltà principale che l'ergonomia vuole eliminare è la diversità dei profili dei visitatori. I criteri seguenti sono generalmente determinanti per un sito web:
Aspettative dell'utente, tutti i visitatori del sito non cercano esattamente la stessa informazione o non hanno necessariamente le stesse esigenze in termini grafici;
Abitudini dell'utente, corrispondono a dei comportamenti acquisiti;
Età dell'utente, caratterizza in generale la capacità di adattamento dell'utente e la sua rapidità di navigazione;
Apparecchiature, si tratta di una delle maggiori difficoltà. In effetti, la visualizzazione del sito potrà variare da un'apparecchiatura all'altra, in particolare secondo il browser e la risoluzione dello schermo;
Livello di conoscenze, tutti i visitatori del sito non sono necessariamente degli esperti di informatica. L'ergonomia del sito deve essere pensata per l'utente meno pratico.
Gli studi psicologici fatti sull'Uomo hanno dimostrato alcune attitudini nonché un certo numero di limiti. L'obiettivo dell'ergonomia è di approfittare di questi elementi psicologici per realizzare un'interfaccia efficace e di facile utilizzo.
L'essere umano, secondo il modello del «processore umano», percepisce il proprio ambiente attraverso il suo sistema sensoriale (5 sensi: la vista, l'udito, l'olfatto, il gusto, il tatto), memorizza e pianifica delle azioni con l'aiuto del proprio sistema cognitivo (cervello) e infine agisce grazie al proprio sistema motorio e grazie al linguaggio.
Fra i 5 sensi, la vista è il senso più sviluppato, mentre il gusto e l'odorato sono reputati per esserlo meno. Così, se si considera che la percezione visiva rappresenti circa il 50% dell'attività celebrale, si tratta allora della modalità privilegiata per le interfacce utente. A ciascuno dei sistemi corrisponde una memoria e un processore. Le teorie di psicologia distinguono tre tipi di memoria:
La memoria sensoriale, che permette di stoccare l'informazione sensoriale (elaborazione degli stimoli) per una durata di circa un quarto di secondo (250 ms);
La memoria a breve termine (o memoria di lavoro), capace di stoccare un numero ristretto di «chunk» (unità d'informazione, cioè di motivi visivi o sonori come una parola, ecc.) per più minuti. Degli studi, evidenziati da Georges MILL Magical number seven), hanno dimostrato che un essere umano è capace di elaborare contemporaneamente 7 chunk (+/- 2);
La memoria a lungo termine, capace di stoccare un numero infinito di informazioni in modo permanente.
I tre tipi di memoria sono fortemente legati. In un ambiente che stimola fortemente i sensi (musica, video, ambiente gradevole) facilita l'apprendimento a breve termine. È soprattutto per questa ragione che l'apprendimento per azione è molto efficace. Gli ambienti multimediali permettono ad esempio agli bambini di accaparrarsi velocemente dell'interfaccia e di imparare senza accorgersi.
D'altronde, la ripetizione è un modo per far passare l'informazione dalla memoria a breve termine verso quella a lungo termine. Il processo di memorizzazione a lungo termine avviene su un principio di associazione: il recupero di un chunk nella memoria a lungo termine sarà tutto più facile quanto sarà concettualmente ad altri chunk.
La «teoria dell'azione» (User Central System Design, Donald A. NORMAN, 1986) modellizza le azioni e le reazioni dell'uomo. Questa teoria si basa su due concetti:
L'uomo concepisce dei modelli semplici per definire il proprio comportamento;
L'uomo scompone le proprie azioni secondo un loop a 7 fasi:
Stabilire uno scopo, si tratta di una rappresentazione mentale di uno stato da raggiungere;
Formulare un'intenzione, si tratta della decisione di raggiungere l'obiettivo prefissato;
Realizzare un piano di azione, rappresenta la serie di azioni da intraprendere;
Realizzazione del piano di azione, consiste nell'attivare il sistema motorio;
Percezione dello stato del sistema, descrive sotto forma di variabili psicologiche la percezione del cambiamento da parte dell'organismo;
Valutazione dello stato raggiunto rispetto agli obiettivi inizialmente prefissati:
Quando l'obiettivo iniziale è complesso, è scomposto in sotto obiettivi successivi, fino a che il sotto obiettivo diventa realizzabile. Il sotto obiettivo è allora tradotto in un'azione, che sfocia nella definizione di un nuovo obiettivo. La teoria dell'azione definisce così due distanze caratterizzando il divario tra l'obiettivo definito dall'utente e la sua realizzazione:
La distanza di esecuzione, che rappresenta lo scarto tra lo scopo e lo stato del sistema nel ramo discendente;
La distanza di valutazione, che rappresenta lo scarto tra lo stato del sistema e lo scopo nel ramo ascendente.
La valutazione di queste due distanze permette all'utente di giudicare lo sforzo necessario per far corrispondere la sua rappresentazione mentale con l'obiettivo prefissato. Questa lista di caratteristiche psicologiche non è esauriente. L'ergonomia permette di trarre vantaggio da queste considerazioni comportamentali e dai meccanismi di apprendimento per creare delle interfacce uomo-macchina ergonomiche:
Una lista di articoli deve preferibilmente avere meno di 7 elementi;
L'uso dei colori e di una segnaletica che leghi gli elementi ad un'interfaccia aiutano l'utente ad appropriarsene;
I messaggi brevi facilitano la loro memorizzazione;
Lo stato dell'interfaccia deve rappresentare fedelmente lo stato del sistema. Questo significa soprattutto che devono essere preparati dei messaggi di avvisi appropriati.
I principali criteri dell'ergonomia di un sito sono i seguenti (lista non esaustiva):
Criterio | Sotto criterio | Descrizione |
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Sobrietà | Semplicità | un sito web molto epurato rinforzerà la credibilità dell'organizzazione |
Poco carico | Le immagini animate sono sconsigliate. Le animazioni devono essere privilegiate per visualizzare dei messaggi forti dato che attirano l'attenzione dell'utente. | |
Leggibilità | Chiarezza | Bisogna tener conto del fatto che le informazioni scritte sono meno facili da leggere su uno schermo rispetto alla carta (25% di tempo di lettura supplementare). Così, il testo dovrà essere sufficientemente areato. |
Strutturazione | Il testo dovrà essere strutturato in paragrafi e titoli di diversi livelli, per facilitarne la lettura. | |
Organizzazione | Gli elementi di informazione devono essere gerarchizzati per livello di importanza. Gli elementi più importanti devono figurare nella parte alta della pagina. | |
Utilizzabilità | Facilità di navigazione | La «regola dei 3 clic» stipula che ogni informazione deve essere accessibile in meno di 3 clic. |
Individuazione | Ad ogni momento il visitatore deve poter essere capace di situarsi nel sito. Inoltre, il logo deve essere presente su tutte le pagine, nella stessa posizione, e deve essere applicata una grafica uniforme a tutte le pagine per permettere all'utente di sapere che sta sullo stesso sito. Una mappa del sito oppure un "Breadcrumb" sono un buon modo per l'utente affinché sappia dove stia nel sito. | |
Libertà di navigazione | Il sito deve lasciare la possibilità all'utente di ritornare alla homepage e alle principali rubriche con un semplice clic, indipendentemente dalla pagina in cui si trovi (grazie ad una barra di navigazione ad esempio). Se possibile, l'utente dovrà essere in grado di navigare nel contenuto in base a percorsi trasversali. Le pagine introduttive o interstiziali (splash screen) sono da evitare dato che innervosiscono la maggior parte degli visitatori. | |
Visibilità dell'indirizzo | L'URL della pagina in corso deve essere costantemente visibile e sufficientemente esplicito per permettere all'utente di localizzarsi per potervi tornare facilmente. | |
Tangibilità dell'informazione | Le informazioni presenti nel sito devono essere qualificate, cioè devono essere presenti degli elementi che permettono di conoscere la data dell'aggiornamento o l'autore. | |
Omogeneità della struttura | Gli elementi di navigazione devono essere posti nello stesso luogo su tutte le pagine, se possibile con una presentazione uniforme da una pagina all'altra. | |
Rapidità | Tempo di caricamento | Il tempo di visualizzazione di una pagina deve essere il minore possibile dato che la maggioranza degli internauti non pazienta per più di 15 secondi durante il caricamento di una pagina. Questo fattore dipende soprattutto dalla connessione del visitatore |
Immagini ottimizzate | Conviene ottimizzare al massimo le dimensioni delle immagini, scegliendo un formato adatto e un numero di colori ridotto. Si raccomanda di non superare i 30 massimo 40 kb per immagine, salvo azioni volontarie da parte vostra (per esempio nel caso di un'immagine da scaricare in alta risoluzione. | |
Immagini non ridimensionate | Per la stessa ragione, le immagini devono preferibilmente essere nella loro dimensione reale, senza ridimensionamento. | |
Interattività | Link ipertestuali | L'interattività caratterizza le interazioni possibili tra l'utente e il sito. I li,k offrono vaste possibilità in questo settore e permettono di offrire al visitatore dei percorsi multipli, secondo i suoi desideri. Si consiglia di inserire abbastanza link tra le pagine, però troppi link possono rendere difficile la lettura. |
Scomposizione dell'informazione | Per permettere al visitatore di assimilare al meglio l'informazione e, in alcuni casi, di suscitare la sua curiosità, si è preferito scomporre l'informazione. La scomposizione dell'informazione può tradursi soprattutto in un testo "attraente" e un link verso il resto dell'articolo. | |
Facilitazione degli scambi | Si consiglia di facilitare lo scambio con i visitatori, soprattutto per raccogliere le loro impressioni e richieste, in un'ottica evolutiva del sito. Il visitatore deve poter trovare facilmente il modo di contattare una persona tramite email oppure tramite un modulo di contatto. | |
Adattabilità | L'adattabilità caratterizza la possibilità di personalizzazione del sito su intervento dell'utente. | |
Ridimensionamento dei caratteri | I testi del sito devono di preferenza usare dei caratteri la cui dimensione non è assoluta, per lasciare la possibilità di ridimensionarli per chi lo desidera. | |
Adattività | L'adattività caratterizza la capacità di personalizzazione del sito a personalizzare automaticamente il sito senza l'intervento dell'utente. | |
Accessibilità | Universalità dell'accesso | L'accessibilità è la capacità del sito ad essere consultato universalmente, cioè da tutti i tipi di utenti, compresi gli ipovedenti e non vedenti. Esistono alcune regole di accessibilità semplici, da rispettare per permettere l'accesso al sito web al più gran numero qualsiasi la loro configurazione hardware o software e qualsiasi il loro invalidità. |
Interoperabilità | Il rispetto degli standard, in particolare le raccomandazioni di accessibilità del W3C, permette di garantire un buon livello di interoperabilità, cioè la capacità del sito web ad essere consultabile da diversi clienti software. | |
Trasparenza dei formati | I formati utilizzati devono di preferenza essere trasparenti, cioè consultabili in modalità testuale. Così l'HTML sarà usato di preferenza al Flash. D'altronde, le immagini o le animazioni non devono sottrarsi alle informazioni testuali o provocare un disturbo. Le illustrazioni grafiche devono uste solamente in quanto complemento visivo dei testi | |
Legenda | Si deve prevedere una legenda o un testo sostitutivo per le immagini (grazie all'attributo alt), per permettere ai non vedenti di capire il senso dell'immagine. | |
Scelta dei colori | I colori devono essere scelti in modo da lasciare leggibile l'informazione alle persone che non distinguono correttamente i colori (daltonici). | |
Uso sano del CSS | L'informazione deve essere accessibile anche senza CSS. | |
Contrasto adattato | Il livello di contrasto tra il colore di sfondo e il testo deve essere sufficiente per permettere la lettura agli ipovedenti. | |
Dimensione modificabile dei caratteri | La dimensione dei caratteri deve essere adattabile per lasciare la possibilità di aumentare il testo se necessario. I caratteri usati non devono peraltro essere troppo piccoli, per evitare di affaticare la vista dei lettori o essere illeggibili. |