La partizione di un disco rigido si fa dopo la formattazione hardware di quest'ultimo e prima della formattazione software
La partizione consiste nel creare delle zone sul disco i cui dati non saranno mescolati. Questo serve principalmente ad installare dei sistemi operativi diversi che non utilizzano lo stesso sistema di file. Vi saranno quindi almeno tanto partizioni quanti sono i sistemi operativi che usano dei sistemi di file diversi. Nel caso di un sistema operativo unico, può bastare una sola partizione della dimensione del disco, a meno che si desideri crearne in più per fare ad esempio più lettori i cui dati sono separati.
Vi sono tre tipi di partizioni: la partizione principale, la partizione estesa e i lettori logici. Un disco può contenere fino a quattro partizioni principali (di cui una sola attiva), o tre partizioni principali e una partizione estesa. Nella partizione estesa l'utente può creare dei lettori logici (cioè "simulare" più dischi rigidi di dimensione minore).
Vediamo un esempio nel quale il disco contiene una partizione principale e una partizione estesa composta da tre lettori logici (vedremo in seguito le partizioni principali multiple):
Per i sistemi DOS (DOS, Windows 9x), solo la partizione principale è bootabile, ed è dunque la sola su cui si può avviare il sistema operativo.
Viene detta partizione il processo che consiste nello scrivere i settori che costituiranno la tabella di partizione (che contiene le informazioni sulla partizione: dimensione in termini di numero di settori, posizione rispetto alla partizione principale, tipo di partizioni presenti, sistemi operativi installati, ecc.). Una volta creata la partizione, le si da un nome di volume che permetterà di identificarla facilmente.
Il settore di avvio (detto Master Boot Record o MBR in inglese) è il primo settore di un disco rigido (cilindro 0, testina 0 e settore 1), esso contiene la tabella di partizione principale (in inglese partition table) e il codice, detto boot loader, che, una volta caricato in memoria, permette di avviare (boot) il sistema. Questo programma, una volta in memoria, determinerà su quale partizione il sistema si avvierà, e comincerà il programma (detto bootstrap) che avvierà il sistema operativo presente su questa partizione.
D'altra parte, è questo settore del disco che contiene tutte le informazioni relative al disco rigido (produttore, numero di serie, numero di byte per settore, numero di settori per cluster, numero di settori, ecc.). Questo settore del disco rigido è quindi quello più importante, esso serve al setup del BIOS per riconoscere il disco rigido. Quindi, senza questo il vostro disco rigido è inutilizzabile, cosa che lo rende uno dei bersagli preferiti dei virus.
In tutte queste sezioni si tratterà di differenziare il sistema di file FAT (File Allocation Table in inglese). Viene detto FAT il sistema di file usato dai sistemi operativi DOS (DOS e Windows 95 nonché Windows NT e OS/2 che lo supportano):
Sistema operativo | Sistema di file associato |
DOS | FAT16 |
Windows XP | NTFS |
Windows 98 | FAT32 |
Windows 95 | FAT16 - FAT32 (per la versione OSR2) |
Windows NT | NTFS |
OS/2 | HPFS |
Linux | Linux Ext2, Linux Ext3 |
Il sistema di file FAT si caratterizza dall'utilizzo di una tabella di allocazione di file e di cluster (o blocchi). I cluster sono le più piccole unità d'immagazzinamento del sistema di file FAT. Un cluster rappresenta in verità un numero fisso di settori del disco.
La FAT (File Allocation Table: tabella di allocazione di file) è il nucleo del sistema di file. Essa è localizzata nel settore 2 del cilindro 0 alla testina 1 (Essa è duplicata in un altro settore con delle misure di precauzione in caso di incidente). In questa tabella sono registrati i numeri dei cluster utilizzati, e dove sono posti i file nei cluster.
Il sistema di file FAT supporta dei dischi o delle partizioni di una dimensione che arriva fino a 2 GB, ma autorizza al massimo 65536 cluster. Così, qualunque sia la dimensione della partizione o del disco, esso deve avere settori sufficienti affinché tutto lo spazio del disco possa essere contenuto in questi 65536 cluster. Quindi, più la taglia del disco (o della partizione) è importante, più il numero di settori per cluster deve essere importante.
Il sistema di file FAT utilizza una <bold>cartella root (rappresentata sui sistemi operativi che usano questo tipo di sistema di file con il segno C:\), che deve essere posto in un luogo specifico del disco rigido. Questa root directory immagazzina le informazioni in sottocartelle e file che lo contengono. Per un file, esso immagazzinerà quindi: il nome del file; la dimensione del file; la data e l'ora dell'ultima modifica del file; gli attributi del file; il numero del cluster dove il file comincia.
Vi sono, come abbiamo visto precedentemente, tre tipi di partizioni: le partizioni principali, la partizione estesa e i lettori logici. Un disco può contenere fino a quattro partizioni principali (di cui una sola attiva) o tre partizioni principali e una partizione estesa. Nella partizione estesa l'utente può creare dei lettori logici (cioè fare in modo che si abbia l'impressione che vi siano più dischi rigidi di dimensione ridotta).
Una partizione principale deve essere formattata logicamente, poi contenere un sistema di file corrispondente al sistema operativo installato su questa. Se si hanno più partizioni principali sul disco, solamente una sarà attiva e visibile, e questa dipenderà dal sistema operativo su cui viene avviato il computer. Scegliendo il sistema operativo all'avvio, si determina la partizione visibile. La partizione attiva è la partizione su cui uno dei sistemi operativi è avviato all'avvio del computer. Le altre partizioni saranno allora nascoste, cosa che impedirà di accedere ai loro dati. Così, i dati di una partizione principale non sono accessibili che partendo dal sistema operativo installato su questa partizione.
La partizione estesa è stata messa a punto per oltrepassare il limite delle quattro partizioni principali, avendo la possibilità di creare tanti lettori logici quanti se ne desiderano. In una partizione estesa si deve avere almeno un lettore logico, dato che non si può memorizzarvi direttamente i dati. Molti terminali sono formattati in una grande partizione che utilizza l'integralità dello spazio disponibile sul lettore.
Questa non è comunque la soluzione più vantaggiosa in termini di performance e di capacità. La soluzione è creare più partizioni, cosa che consentirà: di installare più sistemi operativi sul disco; di risparmiare dello spazio sul disco; aumentare la sicurezza dei vostri file; organizzare i vostri dati più facilmente.
Vediamo ora a cosa può assomigliare un sistema con più OS:
Foto: © Pixabay.