Il processore è il circuito integrato principale del computer, che realizza i calcoli principali.
I processori esistono in differenti formati e possono essere classificati in due famiglie:
I processori su Socket;
I processori su Slot.
Al momento dell'installazione di un processore su Socket ZIF (Zero Insertion Force), bisogna fare attenzione a sollevare la piccola leva, posta sul taglio del socket, inserire il processore delicatamente assicurandosi che il « segno » situato in un angolo del processore coincida al segno sul supporto (fate riferimento alla documentazione della vostra scheda madre):
In seguito basta abbassare la leva e il processore è installato.
Il montaggio di una CPU su Slot (tradotto «feritoia») è decisamente semplice: bisogna installare la guida di fissaggio che accompagna la scheda madre. Il processore si inserisce poi molto facilmente come una scheda di estensione (un solo senso di montaggio è possibile).
Per i processori montati su supporti ZIF, è assolutamente indispensabile installare un dissipatore di calore (detto a volte «radiatore») nonché una ventola che non sempre sono forniti congiuntamente al processore. La maggior parte delle volte questi due componenti sono venduti in un solo blocco:
In assenza del dissipatore, il processore brucerebbe qualche secondo dopo l'accensione del computer.
Si consiglia di spalmare una goccia di pasta termica (grasso di silicone) sulla parte del processore a contatto con il dissipatore, per aumentare la superficie di contatto fra il processore e il dissipatore di calore e migliorare così anche la dissipazione del calore. La maggior parte dei radiatori possiede già uno strato fine di pasta termica, in questo caso non è necessario aggiungerne dell'altra.
Incastrate una delle pinze del dissipatore sul connettore del connettore ZIF e agganciate lentamente la seconda. Il dissipatore deve essere centrato correttamente e deve essere in contatto con il processore per tutta la sua superficie. Si deve fare molta attenzione al senso di montaggio del dissipatore: l'uscita sotto la parte inferiore del dissipatore deve essere sullo stesso livello della parte emergente del socket. Dall'altro lato fate attenzione a non forzare dato che la parte centrale del processore (in silicio) è fragile e la minima incrinatura lo danneggerà irreversibilmente:
Infine, collegate il cavo d'alimentazione del dissipatore al connettore previsto per quest'uso sulla scheda madre. Potrebbe essere utile sistemare il cavo d'alimentazione del ventola in modo da non rischiare di disturbare la rotazione delle pale. Esistono ugualmente delle alternative ai radiatori, considerati rumorosi:
I Phase-change coolers (congelatori miniaturizzati), soluzioni molto efficaci ma costose;
Le placche a effetto Peltier, silenziose ma instabili;
I kit di watercooling, stabili, efficaci e silenziosi. I kit di watercooling comprendono un serbatoio d'acqua, una pompa, uno scambio termico e un "waterblock", che cattura il calore del processore.
Infine alcune soluzioni software permettono di disattivare le istruzioni inutilizzate del processore, per poter guadagnare qualche grado.
Su alcune schede madri obsolete, è necessario piazzare dei jumper per definire i parametri di frequenza del processore.
Le schede madri più recenti, chiamate jumperless, riconoscono automaticamente i parametri del processore e permettono di modificarlo nel BIOS. Il principio è più o meno lo stesso nei due casi e consiste nel definire una frequenza per il bus di dati della scheda madre (chiamato FSB, per Front Side Bus) nonché un coefficiente moltiplicatore per il processore.
I jumper sono dei piccoli pezzi di metallo ricoperti di plastica che permettono il passaggio dell'elettricità, allo stesso modo di un interruttore.
Nota Bene: se non desiderate modificare manualmente la frequenza del processore e lasciare la frequenza di default, non avete bisogno di leggere questa sezione:
Esistono due tipi di jumper che servono a configurare il processore:
I jumper che descrivono la frequenza del processore;
I jumper che descrivono il voltaggio del processore.
La frequenza del processore corrisponde alla frequenza interna della scheda madre (o più esattamente a quella del suo bus di dati, l' FSB), moltiplicata da un coefficiente. Inoltre, le schede madre poco recenti posseggono dei jumper che servono a descrivere la frequenza interna della scheda, e dei jumper per descrivere il coefficiente moltiplicatore.
La disposizione di questi jumper e la loro posizione sulla scheda madre sono descritte nel manuale della vostra scheda madre. Si raccomanda di effettuare questi settaggi in modo da avere la frequenza massima possibile per la scheda madre, poi di regolare il coefficiente moltiplicatore del processore al valore ideale.
Rimane infine da descrivere il voltaggio del CPU da parte dei jumper. In generale le tensioni possibili sono 3.3 V, 3.45 V (tensione abituale di numerosi processori), e 3.6 V.
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