Alcuni utenti hanno notato che WhatsApp attiva regolarmente il microfono del proprio smartphone, senza autorizzazione. Si tratta di un bug o WhatsApp ci spia? Condiviso sui social, si tratta di un argomento che intriga e preoccupa allo stesso tempo.
Una delle principali funzioni, che fa di WhatsApp un’app di messaggistica istantanea così popolare, è la crittografia delle chat, che rende sicure le chat degli utenti (nemmeno WhatsApp è in grado di leggere i messaggi inviati). Consapevole della sua forza, Meta aggiunge regolarmente delle funzioni contro la pirateria della sua app. Una recente scoperta potrebbe però portare cattiva pubblicità all’azienda di Mark Zuckerberg. È stato infatti scoperto che WhatsApp attiva il microfono, senza che l’utente ne sia a conoscenza. Ciò inoltre avverrebbe regolarmente, anche se l’app non è aperta. Si tratta di un problema noto da anni, ma che sarebbe stato evidenziato soltanto adesso. Si tratta quindi di un bug o l’app spia gli utenti?
Foad Dabiri, ingegnere di Twitter, ha notato che l’app avvii il microfono del suo smartphone (un Pixel Google), diverse volte durante la giornata, ma anche in piena notte. Come ha scritto lo stesso Dabir su Twitter “WhatsApp utilizza il microfono in background quando dormivo e dopo che mi sono svegliato alle 6 del mattino (ed è solo una parte della cronologia!) Che sta succedendo? WABeta Info aveva già segnalato questo problema nel 2019. Naturalmente Elon Musk non ha esitato a condividere questa informazione, affermando che “non si può fare affidamento su WhatsApp<ital>”. In seguito ha quindi annunciato l’arrivo delle chiamate e videochiamate su Twitter, insieme ai messaggi privati crittografati.
Una tale scoperta ha sollevato la questione del rispetto della vita privata degli utenti e della protezione dei loro dati. Per porre fine alle polemiche, Meta ha riconosciuto l’esistenza di questo bug. Tramite un tweet, l’azienda ha dichiarato: “<ital>Nelle ultime 24 ore, siamo stati in contatto con un ingegnere di Twitter che ha segnalato un problema con WhatsApp sul suo smartphone Pixel. Riteniamo che si tratti di un bug su Android che assegna in modo errato le informazioni nella dashboard della privacy. Abbiamo quindi chiesto a Google per indagare e risolverlo”. Inoltre ha poi aggiunto che gli utenti hanno sempre il pieno controllo sulle impostazioni del microfono e, una volta concessa l’autorizzazione, l’app può accedervi soltanto durante le chiamate, le registrazioni delle note vocali e dei video.
Secondo Meta, il problema sarebbe causato da una cattiva interpretazione del sistema operativo di Google, per quanto riguarda l’accesso di alcune app al microfono. In questi casi si è di fronte a “falsi positivi”. In altre parole, l’app di messaggistica istantanea non accede veramente al microfono, che sarebbe spento. Altri utenti hanno confermato che si tratterebbe di un bug di Google Pixel e degli smartphone Samsung. Inoltre l’accesso al microfono non sarebbe riscontrato solo su WhatsApp, ma anche su altre app, come Amazon Shopping. Questa informazione è poi stata confermata anche da WABeta Info. Il problema sarebbe apparso dopo il rilascio di una particolare patch. Ad oggi non sembra essere stato ancora risolto.
Puoi verificare di persona se anche il tuo smartphone è affetto dallo stesso bug. Se utilizzi un dispositivo Android, vai su Impostazioni, tocca Privacy, poi Dashboard della privacy e, infine, Microfono. Su iOS tocca invece Impostazioni, Privacy e sicurezza, Rapporto sulla privacy delle app e, infine, Attiva resoconto sulla privacy delle app.
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