Android 14: novità beta 1, download, uscita, Google Pixel

Google ha appena pubblicato la prima beta di Android 14. Si tratta di un’occasione per scoprire in anteprima le novità della prossima versione del sistema operativo mobile. Al momento però è disponibile soltanto per i possessori di Pixel.

Android 14: quali sono gli smartphone compatibili con la beta?

È ormai divenuto un rituale. Ogni anno, durante la primavera, Google inizia a svelare le prime novità sull’evoluzione del suo sistema operativo mobile Android. Gli sviluppatori hanno comunque potuto già provare il nuovo OS già dallo scorso gennaio, grazie ad una versione a loro dedicata. Dal 13 aprile 2023, la nuova beta di Android 14 è stata invece resa accessibile a chiunque desideri scoprire le novità in arrivo nei prossimi mesi per gli smartphone con sistema operativo Google, anche se è necessario possedere un dispositivo compatibile. Al momento non sembrano comunque essere molti. I soli device compatibili sono infatti quelli prodotti dalla stessa Google: Pixel 4a (5G), Pixel 5, Pixel 5a, Pixel 6, Pixel 6 Pro, Pixel 6a, Pixel 7 e Pixel 7 Pro. Gli smartphone di altri produttori verranno comunque inclusi nel programma beta test in futuro.

Come installare Android 14 beta 1 su Google Pixel?

Per poter partecipare al programma beta, il processo rimane lo stesso di sempre, ma naturalmente bisognerà tenere a mente alcune avvertenze. In primis, come indica lo stesso nome, si tratta di una versione beta in fase di test. Google insiste quindi sul fatto che poterebbe presentare (come le versioni successive) “degli errori e difetti che potrebbero compromettere il buon funzionamento del tuo dispositivo”. In altre parole, è consigliato di non istallare le versioni beta di Android 14 su smartphone che utilizzi nel quotidiano. Inoltre, una volta iscritto il dispositivo al programma beta, Google indica che “non puoi tornare alla versione pubblica stabile di Android senza prima eliminare tutti i dati registrati in locale sul tuo dispositivo”. L’azienda di Mountain View ha inoltre precisato che “puoi anche riscontrare dei problemi durante il ripristino del backup”. Sei avvisato.

Vuoi comunque sapere come installare la beta di Android 14 su Pixel? Accedi alla pagina del programma beta Android e connettiti con il tuo account Google. Clicca quindi sul tasto Dispositivi. Da questa pagina puoi visualizzare i tuoi dispositivi Google Pixel. Scegli quello in cui desideri installare il nuovo OS e clicca sul tasto + Registra. Fatto ciò il dispositivo otterrà la beta 1 di Android 14 nel corso di 24 ore (naturalmente dovrà essere connesso a internet). Puoi comunque verificare la disponibilità dell’aggiornamento dalle impostazioni Android, nella sezione Sistema e Aggiornamento di sistema. Prima di effettuare l’update ti consigliamo di effettuare un backup dei tuoi dati, in modo da poter recuperare i tuoi dati quando necessario.

Quali sono le novità di Android 14?

Al momento non si sa molto sulle novità di Android 14. Il programma beta sarà infatti attivo da aprile a luglio e prevede diverse versioni da rilasciare. In seguito, il sistema entrerà in una fase di test di stabilità, prima di essere rilasciato in via ufficiale in autunno 2023. Da quello che possiamo vedere da questa prima versione, la beta di Android 14 presenta una modalità di navigazione più chiara, soprattutto per tornare indietro tramite gesture. È infatti possibile visualizzare una grande freccia che rivela anche una panoramica della pagina precedente.

Inoltre, le impostazioni di condivisione di foto o documenti ai propri contatti sono state migliorate. Ciò dipende in particolare dall’app con la quale si desidera condividere i file.

Infine, anche la sicurezza è stata migliorata, soprattutto con le applicazioni che richiedono accesso a opzioni di accessibilità. Si tratta di un aspetto delicato di Android, poiché il sistema può dare il controllo di molte impostazioni ad app di terze parti. Queste app verranno ovviamente analizzate da Play Protect (il sistema di protezione integrato nel Google Play) per valutare la pertinenza di queste richieste di accesso. Come sottolineato da Google, l’obiettivo è infatti quello di “impedire l’esecuzione involontaria di azioni critiche” (come il trasferimento di denaro o il pagamento in-app).

Foto: © Google.

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