Plugin per ChatGPT: arriva l'AI con connessione internet

Nonostante sia arrivato da poco, ChatGPT ha già subito una grande evoluzione. Grazie alle estensioni (plugin), il rivoluzionario chatbot può infatti accedere a internet e utilizzare svariati servizi online. Ciò potrà estendere le sue possibilità all’infinito.

ChatGPT: arrivano i plugin esterni

ChatGPT continua ad evolversi velocemente. A poco più di una settimana dall’uscita di GPT4, versione più precisa del modello linguistico che alimenta il chatbot, l’intelligenza artificiale di OpenAI ha fatto un grande balzo in avanti con l’arrivo dei plugin per ChatGPT. Fino ad oggi l’AI era vincolata dai suoi dati di addestramento, aggiornati al 2021, e non forniva risposte attuali. Inoltre, il chatbot non poteva connettersi ad internet e quindi non era in grado di cercare le risposte online.

Grazie ai plugin queste limitazioni verranno presto superate. Si tratta infatti di estensioni software che aggiungono nuove funzioni all’AI, come quelle presenti in molte altre app, come Photoshop, Chrome o Firefox. Queste funzioni aumenteranno in modo esponenziale le potenzialità del chatbot, come ad esempio l’accesso ad internet in tempo reale.

Come annunciato da OpenAI sul proprio sito ufficiale, ChatGPT può navigare su internet grazie ad un plug-in (un modello ancora sperimentale in fase alpha), che aumenta considerevolmente la quantità di contenuti che l’AI può utilizzare per rispondere a delle richieste. Naturalmente non è la sola estensione disponibile. OpenAI ha anche collaborato con partner terzi per sviluppare nuovi servizi innovativi. L’apertura alle estensioni è infatti un passo avanti che potrebbe trasformare ChatGPT in una sorta di assistente multifuzionale. Certo, al momento, il numero dei plugin per ChatGPT accettati è molto limitato. OpenAI sta infatti testando questo terreno con delicatezza per evitare possibili derive.

ChatGPT e Internet: quali sono i pro e i contro?

Il più importante plugin per ChatGPT è di certo quello che permette di connettersi ad internet e di recuperare dei contenuti sul web grazie all’API di ricerca su Bing, ma anche di visualizzare tutti i siti visitati da ChatGPT per formulare la sua risposta. In questo modo l’utente è libero di visualizzare le fonti per verificare le informazioni. Nell’esempio fornito da OpenAI, viene chiesto all’AI di ottenere informazioni sui vincitori degli Oscar 2023. ChatGPT consulta quindi siti come ad esempio quelli di CNN e ABC News in modo da fornire la risposta più adeguata (viene citato ad esempio il film Everything Everywhere All At Once, vincitore di diversi premi).

OpenAI integra anche dei plugin per aziende come Expedia, FiscalNote, Instacart, Kayak, Klarna Shopping, Milo Family AI, OpenTable, Shop, Speak, Wolfram e Zapier, che permettono al chatbot di gestire istruzioni che potranno avere ripercussioni sui servizi in questione. È inoltre possibile prenotare un tavolo al ristorante (OpenTable), fare acquisti online presso negozi locali (Instacart), prenotare un volo (Expedia), prenotare un hotel, farsi consegnare dei prodotti e tanto altro. Questo plugin ha come scopo quello di “aiutare gli utenti in una serie di nuovi casi di utilizzo.

Il plugin OpenTable permetterà ad esempio al chatbot di cercare delle prenotazioni del ristorante, oppure l’utente lo può chiedere gli ingredienti di una ricetta vegetariana e acquistarli tramite Instacart. In questo caso, ChatGPT fornirà la lista degli ingredienti, riempirà il carrello e genererà un link per permettere all’utente di finalizzare l’acquisto. Tutto ciò in pochi secondi. Per quanto riguarda il plugin Expedia e Kayak, ChatGPT ti consentirà di organizzare e prenotare i tuoi viaggi, trovando voli a basso costo e non solo. Allo stesso modo, il plugin Zapier permetterà di connettere l’AI a servizi come Google Fogli, Trello e Gmail per effettuare le tue attività. In teoria, ciò potrebbe essere utile sia per le aziende, che possono aumentare i loro clienti, sia per OpenAI, che permette di recuperare dati su servizi terzi per rendere le sue risposte ancora più precise.

Il plugin Code interpreter, anch’esso in versione alpha, è capace di utilizzare il linguaggio Python in un ambiente sicuro, con lo spazio di archiviazione. Ti permette infatti di caricare file su ChatGPT e di scaricare i risultati. Inoltre, se poni una richiesta che necessita dei calcoli, ChatGPT apre un ambiente d’esecuzione di tipo sandbox, con un firewall e spazio su disco temporaneo. Il chatbot è può quindi codificare un software dedicato appositamente allo svolgimento dell’attività ed eseguire il codice per terminarla. Se fornisci i dati, ChatGPT può eseguire le operazioni necessarie e fornire il risultato nel formato desiderato (grafico, presentazione, ecc.). Secondo OpenAI, ciò sarebbe particolarmente utile per risolvere problemi matematici, analizzare e visualizzare dati e convertire file da un formato ad un altro.

Plugin per ChatGPT: estensioni sotto controllo?

OpenAI invita gli sviluppatori che desiderano creare nuovi plugin di consultare la documentazione per inserire le proprie app in una lista d’attesa. Al momento solo un numero ristretto può accedere ai plugin. Lo sviluppo di farà poi poco a poco. OpenAI non vuole infatti affrettare le cose e ha intenzione di consentire l’accesso su ampia scala in modo graduale.

Ma se la connessione dell’AI con strumenti esterni offre delle possibilità incredibili, la tecnologia deve essere sviluppata con estreme precauzioni. Infatti, l’incorporamento dei plugin in un’AI generativa è estremamente rischioso, poiché potrebbe causare importanti problemi di sicurezza, come frode, abusi, pirateria, ecc. Lasciare che il chatbot agisca al posto dell’utente sembra essere attualmente un punto molto complicato, soprattutto se si considera che questo tipo di AI a volte va fuori controllo e in alcuni casi viene anche utilizzata per attacchi informatici. Tuttavia, sia gli sviluppatori che gli utenti possono ora iscriversi alla waitlist dei plugin ChatGPT, ma a proprio rischio.

Foto: © Unsplash.

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