Mac mini M2, MacBook Pro M2: data di uscita, prezzi, specifiche

Senza alcun preavviso, Apple ha annunciato l’arrivo dei nuovi modelli di Mac mini con chip M2. Ancora più sorprendentemente il Mac mini M2 è anche più economico del vecchio modello con processore M1. Continua a leggere per scoprire tutte le novità annunciate dall’azienda di Cupertino.

Mac mini M2: un annuncio inaspettato

Con un comunicato stampa pubblicato sul proprio sito ufficiale, il 17 gennaio 2023 Apple ha annunciato l’arrivo di Mac mini M2, la nuova generazione di chip realizzati dall’azienda di Cupertino. Anche se questo annuncio potrebbe non sembrare eclatante, come accade ad esempio con il rilascio di un nuovo iPhone, si tratta di un passo importante per Apple. In particolare, i nuovi Mac mini e MacBook Pro integreranno anche le varianti del processore M2 (M2 Pro e M2 Max, che offrono performance migliori rispetto agli attuali modelli. Questo annuncio inaspettato porta anche un’altra sorpresa. La versione entry level del Mac mini M2 avrà un costo di 729 dollari ed è quindi più economica del precedente Mac mini M1 (749 euro).

Apple M2 Pro e M2 Max: i chip Apple più potenti di sempre

Per i fan dell’high-tech vale la pena prendere nota dell’arrivo dei chip M2, M2 Pro e M2 Max. Il lancio di questi due nuovi modelli fa infatti sperare in un salto in avanti verso un’integrazione di questi due chip su altri modelli di Mac (fino ad oggi sono infatti stati esclusiva del MacBook Pro da 14 e 16 pollici).

Come altri membri della famiglia dei chip M, i nuovi M2 sono chip all-in-one che integrano sia una normale parte di processore (CPU), una scheda grafica (GPU), con diverse unità di calcolo e RAM unificata, poiché condivisa tra le diverse sezioni e in sostanza non è espandibile. Quindi il chip M2 Pro migliora l’architettura del modello precedente con una CPU e una CPU che possono supportare rispettivamente fino a 12 core e 19 core e fino a 32 GB di memoria unificata. Il chip M2 Max supporta invece una GPU fino a 38 core e fino a 96 GB di memoria unificata a bassa latenza.

Inciso in 5 nanometri (seconda generazione secondo Apple), il chip M2 Pro include 40 miliardi di transistor e può vantare 200 GB/s di larghezza di banda di memoria (in entrambi i casi il doppio dell'M2). La sua CPU da 10 o 12 core di “nuova generazione”, con un massimo di 8 core ad alte prestazione e 4 core ad alta efficienza energetica, fornisce prestazioni migliori del 20% rispetto al chip M1 Pro quando multi-thread. Ciò dovrebbe accelerare ulteriormente l’elaborazione pesante con programmi molto esigenti, come ad esempio Photoshop.

Apple sottolinea anche che la compilazione di progetti in Xcode è fino a 2,5 volte più veloce rispetto ai MacBook Pro più potenti basati su processori Intel. Infine, per quanto riguarda la grafica, la GPU di M2 Pro promette prestazioni migliori del 30% rispetto a quella integrata sul chip M1 Pro, con capacità degne di una console di videogame.

Il chip M2 Max fa un altro passo in avanti: 67 miliardi di transistor (tre volte maggiori dell’M2), 400 GB/s di larghezza di banda di memoria unificata (il doppio rispetto a M2 Pro e 4 volte più della versione base di M2). Questo chip promette di aprire file di grandi dimensioni all'istante e di utilizzare più app professionali contemporaneamente in modo fluido. Inoltre, sebbene incorpori la stessa CPU a 12 core di nuova generazione dell'M2 Pro, la sua GPU è più potente, con un massimo di 38 core e una cache di secondo livello più ampia. Per quanto riguarda le prestazioni grafiche, Apple M2 Max è fino al 30% più performante rispetto a M1 Max, il punto di riferimento della famiglia M.

Soprattutto, queste nuove iterazione conservano uno dei principali punti forti della famiglia dei chip ARM Apple: un rapporto prestazioni-potenza senza eguali sul mercato. Infatti i Mac portatili che lo erediteranno dovrebbero essere particolarmente equilibrati in termini di energia (un normale Mac mini M1 consuma meno di 10 W con un utilizzo normale), il che suggerisce un’autonomia da record, una caratteristica fondamentali sia in termini ecologici, sia in termini di risparmio. Sui nuovi MacBook Pro da 14 e 16 pollici si parla infatti di un’autonomia fino a 22 ore senza carica.

MacBook Pro M2: WiFi 6E come standard

La famiglia del MacBook Pro è stata rinnovata con l’arrivo di 6 nuovi modelli, con laptop da 14 e 16 pollici, tutti forniti di chip M2 Pro o M2 Max. Com’era prevedibile, i prezzi sono in costante aumento (anche per quanto riguarda alcune opzioni, come il passaggio a 96 GB di RAM. Tuttavia ciò è in parte giustificato dall’enorme potenza dei nuovi chip. Bisogna poi ricordare che, anche se il design non cambia, questi nuovi modelli includono di serie il Wi-Fi 6E, lo standard wireless più veloce disponibile al momento.

Mac mini M2: la potenza nel palmo di una mano

Se il nuovo MacBook Pro è un’ottima notizia per chi cerca una lunga autonomia, la vera sorpresa è stata il rilascio di Mac mini M2. Nel catalogo sono infatti apparsi tre nuovi modelli con M2 o M2 Pro e nuove configurazioni. Inoltre, con Mac mini M2, Apple dirà definitivamente addio all’ultimo modello di Mac mini con processore Intel.

In termini di design i tre nuovi modelli saranno molto simili ai precedenti. Sono inoltre presenti due o quattro porte Thunderbolt 4 in formato USB di tipo C, DisplayPort compatibili, due porte USB 3.1 a 5 Gbit/s in formato USB di tipo A, una porta HDMI una porta Gigabit Ethernet e un'uscita jack per le cuffie. Per quanto riguarda la connettività wireless, i nuovi modelli implementeranno il Bluetooth 5.3 e il Wi-Fi 6E (802.11ax) per connessioni ad altissima velocità.

Come il nuovo MacBook Pro M2, il Mac mini M2 sarà acquistabile dal 17 gennaio 2023 sullo store Apple, con disponibilità a partire dal 24 gennaio. Ricorda che il prezzo del modello più performante (ad esempio Mac mini con chip M2 Pro con CPU a 12 core, 32 GB di RAM e 1 TB di SSD) supera i 2200 dollari, mentre il modello base è acquistabile al prezzo di 729 euro (poco meno della versione con processore M1). Una buona notizia per chi ha intenzione di acquistare adesso un Mac mini.

Foto: © Apple.

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