Stai pensando di effettuare acquisti online? Fai attenzione alla trappola del dropshipping. Nonostante si tratti di una pratica legale, è comunque fonte di molte truffe. In questo articolo ti spieghiamo cos’è il dropshipping, come riconoscerlo e cosa fare per evitarlo.
Con l’arrivo delle vacanze di Natale, sono sempre più gli italiani che fanno acquisti sui siti di e-commerce. Ciò espone però gli utenti al rischio della truffa del dropshipping, che esplode sempre durante questi periodi di acquisti. Per attirare i clienti/vittime, alcuni siti specializzati in questa pratica non esistano a fare marketing aggressivo sui social network, con belle foto, promesse incredibili e pagine eleganti. Fortunatamente esistono diversi segnali per non sbagliare e strumenti per verificare l’affidabilità di un sito web. L’importante è sempre restare sull’attenti ed evitare di fare acquisti impulsivi.
Il dropshipping – o drop shipping, letteralmente "vendita indiretta", in italiano – è una forma di e-commerce incentarta sulle spedizioni. Il principio è semplice: un venditore virtuale, chiamato appunto dropshipper, crea uno store online e mette in vendita dei prodotti. Una volta che il cliente avrà effettuato l’ordine, il dropshipper lo trasmetterà ad un fornitore che possiede realmente il prodotto. È questo il trucco della vendita indiretta. Infatti è il fornitore a preparare e inviare l’ordine al cliente. Il dropshipper serve soltanto da intermediario tra le due parti. In nessun momento questo avrà un prodotto in stock. Inoltre sarà lui a decidere il prezzo del prodotto da vendere. Il valore aggiunto è dato dalla differenza della somma versata dal cliente e l’effettivo prezzo di vendita del prodotto fissato dal fornitore.
Ad oggi si tratta di una pratica legale, come le altre forme di commercio. Tuttavia legale non significa anche etica. ll dropshipping ha infatti portato a grandi eccessi, come la vendita di prodotti non conformi alla descrizione, che non rispettano le norme di sicurezza, contraffatti, con costi nascosti, tempi di consegna molto lunghi (soprattutto per i prodotti provenienti dall’Asia). Nel peggiore dei casi non viene effettuata nessuna consegna e l’acquirente non ha nemmeno la possibilità di affidarsi al supporto post-vendita. Il problema più ricorrente di questo tipo di e-commerce riguarda comunque i prezzi alti.
Alcuni dropshipper non si fanno problemi a vendere dei prodotti tre o quattro volte più cari del prezzo indicato dal fornitore, senza che sia presente un valore aggiunto. Solitamente approfittano dell’inconsapevolezza dell’acquirente, ignaro di star comprando attraverso un sistema di dropshipping. Per spingerlo nella trappola questi ricorrono spesso anche ai dark pattern, con delle false promozioni con durata limitata (ad esempio prezzi barrati, annunci indicanti “meno 40%” o delle spese di spedizioni gratuite “in via eccezionale”). In realtà queste “promozioni” sono sempre valide e i prezzi restano sempre superiori a quelli proposti dal fornitore, ad esempio passando direttamente da Amazon o AliExpress. Si tratta di un marketing aggressivo, il cui scopo è quello di spingere all’acquisto.
Prima di effettuare un acquisto online, è consigliabile controllare se lo stesso prodotto è disponibile su altri siti ad un prezzo più economico. Ciò diventa necessario se il sito di e-commerce è poco conosciuto e propone pochi prodotti. Generalmente i “clienti” sono attratti dalle pubblicità sui social network (Facebook, TikTok o Instagram), fatte a volte dagli stessi influencer che offrono dei falsi codici promozionali. Fortunatamente esistono degli strumenti di verifica gratuiti che ti permettono di evitare di cadere in queste trappole.
In primis effettua una ricerca rapida su Google per vedere se il prodotto è presenta anche su altri siti come Amazon o AliExpress, Google Lens può essere un grande alleato per questa prima fase (dai un’occhiata al nostro articolo). Cerca inoltre le menzioni legali del sito (nome, denominazione sociale, indirizzo, numero di telefono, e-mail, ecc.), che sono obbligatorie. Di solito le trovi tra le condizioni generali di vendita. Se non riesci a trovarle, fai attenzione e prova a comprare da un altro sito web. Puoi anche verificare la reputazione del sito. Non fidarti delle prime (ed entusiastiche) recensioni che vedi, solitamente si tratta di false recensioni. Cerca piuttosto sul motore di ricerca parole come “recensione”, seguito da “truffa”.
Esistono inoltre dei siti web gratuiti per verificare l’identità digitale di un sito in pochi secondi. È il caso di ScamAdviser, che ti permette di scoprire se il sito è affidabile oppure sospetto, dopo l’analisi di alcuni fattori, come il traffico, l’età del dominio, la presenza del protocollo HTTPS, che garantisce la sicurezza dei dati degli utenti, ecc. Ti basterà soltanto inserire il nome del dominio nella barra di ricerca e il gioco è fatto. Naturalmente se sei vittima di una truffa legata al dropshipping (o di qualsiasi altra natura), puoi segnalare il sito web alla Polizia postale.
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