Ottimizzazione di un disco sistema SSD

L'installazione materiale non è diversa da quella di un hard disk classico, anche dal punto di vista del software. Comunque ci sono tre condizioni da rispettare quando si installa installare un sistema operativo (OS) in un disco SSD:

Il port SATA sulla quale sarà collegata dev'essere assolutamente numerato "0" o "1" nel Bios della scheda madre e preferibilmente sul controller nativo (non è complicato, oggi è un controller Intel o AMD, ecc.).

Il port SATA deve essere configurato in modalità AHCI prima di installare l'OS.

Dimenticate pure gli OS precedenti a Windows Vista, fatta eccezione per alcuni rari modelli di SSD studiati specificamente per Windows XP, come le Kingston SSDNow V+100 Series che hanno la particolarità di integrare la funzione Garbage Collection (GC), equivalente al comando TRIM di Windows 7 e 8, ma eseguibile in maniera indipendente e automatica per mantenere un livello di prestazioni ottimale. Queste SSD sono quasi introvabili, quindi è meglio privilegiare Windows 7 o 8.

Ottimizzare lo spazio

Se volete installare Windows su una SSD con poco spazio (meno di 120/128 GB), è consigliabile stoccare i dati e più programmi possibili (come ad esempio i giochi) su di un disco classico dedicato.

Evitare a tutti i costi di riempire la SSD e non superare mai il 60% dello spazio totale, ad esempio se avete una SSD da 100 GB, non superate i 60 GB di spazio utilizzato. La ragione è semplice: bisogna lasciare il massimo di spazio libero in modo che il controller della SSD possa gestire in maniera ottimale i dati sulle celle. Questo permetterà di limitare l'usura delle celle di memoria. Più spazio avrà, più potrà "roteare" le celle libere/usate alternativamente. I costruttori di SSD chiamano questo processo "TURNOVER", in casa Intel invece lo chiamano "Frammentazione Programmata".

Ottimizzare le prestazioni

Verificare che il comando TRIM sia attivato (Windows 7/8). Non superare il 60% dello spazio totale (vedere sopra, ha un effetto diretto anche sulle prestazioni).

Dopo aver installato Windows e dei driver è necessario avviare il WEI (Windows Expérience Index), l'indice di performance di Windows. Questo convalida il supporto della SSD da parte di Windows. Anche su Windows 8 dovremo fare questa procedura, ma non su Windows 8.1 dove il WEI non è più presente e (finalmente) è compatibile direttamente con le SSD.

Scheda madre con chipset Intel (tutti i chipset ICHxx dal P965 così come i PCH serie 5 e 6): Se le prestazioni non sono come ce le aspettavamo con i driver Windows, installare le RST (Intel® Rapid Storage Technology) 3.

Ottimizzarne la longevità

Ottimizzare la longevità del disco di sistema SSD, è semplice. Affinché una SSD viva a lungo, non bisogna usarla. Bisogna, davvero evitarle al meglio operazioni inutili che utilizzano le celle di memoria.

Per prima cosa, disattivare la deframmentazione di Windows se non è già stata disattivata in automatico. Questo genere di operazione impone una serie di scritture sul disco che utilizzeranno le celle di memoria. Le prestazioni di una SSD non sono elaborate dalla frammentazione dei dati come lo sono gli hard disk classici: la frammentazione è benefica dato che permette un'usura uniforme delle celle di memoria, è il controller dell'SSD che gestisce la cosa.

Disattivare infine l'indicizzazione di tutte le partizioni di un SSD (l'indicizzazione non serve a nulla su di una SSD). Nei parametri di "Risparmio energia", vietare lo stand-by dei dischi (per la/le SSD).

Altre ottimizzazioni facoltative

Il controller in una SSD è molto importante. Come tutti gli Hardware, quest'ultimo è pilotato da un firmware. Non esitate a fare un update se il costruttore della SSD vi propone una versione più aggiornata della vostra. Questa operazione è da fare subito dopo l'acquisto, o nel caso reinstallaste Windows, dato che è spesso un'operazione distruttrice per i dati e l'OS (a seconda dei modelli, alcuni non danno problemi).

Gli update assicurano generalmente un miglioramento sulle performance, sull'affidabilità o la correzione di eventuali bug.Disattivare lo Stand-by e la sospensione automatico se lasciate spesso il pc andare da solo in stand-by, bisogna evitare di fermare inutilmente la SSD. Se il vostro PC possiede meno di 4 GB di RAM potete disattivare Prefetch, Superfetch e il file SWAP dell'SSD (solo in presenza di un secondo hard disk classico).

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