Una delle difficoltà principali riscontrate dagli amministratori di rete è la capacità di aumentare il carico, cioè la facoltà di rispondere alle richieste con un tempo di risposta accettabile, anche in caso di affluenza massiccia. Il load balancing (in italiano Bilanciamento del carico) consiste nel distribuire un compito ad un pool di terminali o di periferiche per rendere più fluido il traffico di rete, cioè ripartire il carico globale verso le diverse apparecchiature.
Inoltre, bisogna assicurarsi della disponibilità delle apparecchiature, inviando dei dati solo alle apparecchiature in grado di rispondere, altrimenti solo a quelle capaci di offrire i migliori tempi di risposta. Questo tipo di meccanismo si basa su un elemento, detto ripartitore del carico (in inglese load balancer) incaricato di distribuire il lavoro tra i diversi terminali. Esistono molteplici modi di effettuare il load balancing grazie ad un commutatore di livello 4 e anche grazie ad un server che utilizza un algoritmo di tipo Round-Robin.
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