TikTok ha pensato ad un nuovo modo di guadagno per i creator di contenuti, offrendo loro la nuova funzione Series, che permette di pubblicare video a pagamento su TikTok. Cosa ne penseranno i giovani utenti?
Il modello economico delle grandi piattaforme e social network è evoluto negli ultimi tempi. Purtroppo gli introiti pubblicitari sembrano non bastare più e ciò ha spinto le aziende a pensare a degli abbonamenti a pagamento che offrono più funzioni. Questo è il caso di Snapchat+, Twitter Blue e, più recentemente, di Meta Verified. Per mantenere la tua attrattività, TikTok vorrebbe far guadagnare di più i suoi creator. In un comunicato, la piattaforma cinese ha quindi annunciato l’arrivo di Series, una nuova soluzione per condividere dei contenuti premium. Questa nuova funzione permetterà ai creator di produrre dei video due volte più lunghi (20 minuti al posto di 10), in modo da lasciar loro più spazio di manovra. Ogni Serie potrà comprendere fino a 80 video, che saranno disponibili all’utente dopo un pagamento unico. Ogni creator deciderà la cifra, che va da 1 a 190 dollari, in base al valore del contenuto. Attualmente Series è proposto soltanto ad un numero limitato di tiktoker ma, nei prossimi mesi, le domande di adesione verranno aperte a tutti i creator.
La fidelizzazione dei creatori di contenuti è divenuta una grande sfida per i social network. Per fare ciò la soluzione migliore è quella della remunerazione. I video a pagamento su TikTok rappresentano un’eccellente opportunità per far guadagnare la community, molto più che sfruttando i mezzi attuali della piattaforma. Inoltre le Series potranno permettere agli artisti di far pagare le loro prestazione o a degli insegnanti di fitness di vendere i loro corsi direttamente su TikTok. Naturalmente i video dovranno rispettare le regole della community. Non sarà infatti possibile pubblicare contenuti per adulti, come accade sulla piattaforma OnlyFans, anche se è possibile utilizzare dei filtri per evitarli.
Questa nuova funzione potrebbe essere vista come una risposta diretta a YouTube, che a fine 2022 aveva annunciato di voler rendere gli Short (i video corti ispirati a TikTok) a pagamento, condividendo con i creator il 45% delle entrate che ne derivano (il cosiddetto revenue sharing). Come rivelato da Engadget, il social network cinese ha affermato di non avere l’intenzione di prelevare una parte degli introiti dei video a pagamento TikTok (almeno per un periodo di tempo limitato). Naturalmente i creator non otterranno tutta la cifra esatta poiché Apple e Google prelevano il 30% degli introiti dal Play Store e dall’App Store.
Questo annuncio solleva alcune questioni relative, ad esempio, alla sicurezza delle transizioni e ai dati personali degli utenti. In più, TikTok è la piattaforma preferita dai giovanissimi e ciò può portarli a spendere soldi con il pretesto di sostenere i creator preferiti. Dal punto di vista legale, in alcuni paesi, ciò è un grosso problema, poiché non questi non sarebbero autorizzati ad effettuare pagamenti online senza l’autorizzazione dei propri genitori. Infine, se si suppone che i video escludano i contenuti per adulti, al fine di evitare un funzionamento simile a OnlyFans, è comunque possibile giocare con i limiti e proporre dei contenuti suggestivi, soprattutto se si considera che TikTok permette ai creator di limitare i propri contenuti suggestivi che non infrangono le linee guide guida della community agli utenti maggiorenni.
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