Come forse avrai già letto sui giornali o sentito dalla TV, in questi giorni è in corso una forte tempesta geomagnetica nel sole. I dispositivi tecnologici potrebbero non funzionare, le comunicazioni radio potrebbero essere interrotti e intere città potrebbero essere senza elettricità per alcune ore. In questo articolo ci inoltreremo più nel concetto di tempesta solare e i suoi effetti sull'uomo e sulla tecnologia.
Sapevi che a marzo 2022 sono accaduti 146 brillamenti solari? In questo periodo è stato possibile osservare l’aurora boreale in luoghi più distanti del solito, le comunicazioni radio a onde corte su navi e aerei che sorvolavano i poli sono state interrotte e diversi satelliti hanno perso l'orientamento per un po' di tempo. Sembra la trama di un film catastrofico, ma non lo è. Allora perché questo accade?
A volte il sole produce intense scariche di energia e radiazioni sotto forma di esplosione di plasma, chiamate espulsione di massa coronale (CME) o “brillamento solare”. Queste provocano tempeste solari che a volte colpiscono anche la Terra. Ciò accade a causa delle macchie che compaiono di tanto in tanto sul Sole, legate all'attività solare, la cui frequenza cambia ogni 11 anni.
Una nuova macchia solare chiamata AR3058 è stata rilevata recentemente sul sole e ha causato un potente brillamento solare M-class ed espulsione di massa coronale. A causa di ciò, un’enorme quantità di particelle solari sono arrivate sulla Terra, causando campi magnetici e tempeste geomagnetiche.
Tamihta Skov, la scienziata dell’organizzazione no-profit American Aerospace Corporation, ha pubblicato un video su Twitter creato grazie da immagini dello spacecraft della NASA. In questo modo è possibile guardare ciò che sta accadendo sul sole in questo momento (per guardarlo clicca qui).
Per addentrarci ancora più a fondo in questo tema è necessario sapere che ci sono cinque tipi di tempesta solare: A, B, C, M e X. Le più potenti sono quelle di tipo X e le meno potenti quelle di tipo A. Le tempeste che stanno avvenendo in questi giorni sono di tipo M, poco meno potenti di quelle di classe X. Secondo gli esperti, questo brillamento solare ha un grado di 2.9. Per comprendere la sua potenza bisogna tenere in considerazione la sua scala numerica: ogni classe di brillamento viene misurata in una scala da 1 a 9. Quello attuale quindi non può considerarsi molto forte. Allo stesso tempo, secondo Tamitha Skov, la tempesta geomagnetica sulla Terra causata da questo brillamento ha un livello G2 o G3 su G5.
La NASA ha annunciato che le particelle solari che hanno raggiunto la Terra lo scorso 19 luglio e hanno avviato questa tempesta geomagnetica di forza contenuta potrebbe anche continuare fino al 20 o al 21 luglio. Ciò può intaccare gravemente la tecnologia sulla Terra, disattivando centrali elettriche, linee di trasmissione, GPS e causando interruzioni nelle principali comunicazioni radio ed elettroniche del nostro pianeta.
I fotoni del brillamento ci raggiungono in 8.5 minuti, potenti flussi di particelle cariche arrivano in circa un’ora e le nuvole di plasma possono farlo in due o tre giorni. La maggior parte delle tempeste solari causano alla Terra tempeste geomagnetiche e blackout globali.
A causa dei seri cambiamenti al campo magnetico terrestre, i dispositivi e elettronici e radio vengono colpiti duramente dalle tempeste solari. Ciò può portare a crisi economiche e sanitarie, carenza di forniture e scorte alimentari, ecc. Le persone meteoropatiche possono inoltre soffrire di mal di testa a causa delle tempeste geomagnetiche. Una buona notizia per gli amanti della natura è invece la possibilità di vedere più spesso l’aurora boreale.
Molti esperti da tutte le parti del mondo sono già al lavoro per proteggere il nostro pianeta dalle tempeste solari. Alcune organizzazioni stanno infatti costruendo banchi di condensatori che dovrebbero assorbire e far disperdere l’energia in eccesso. Verranno inoltre costruiti dei volani per drenare l'energia eccessiva dalla rete, modificando la velocità di rotazione.
Nonostarnte vengano utilizzate diverse soluzioni, bisogna comunque essere sempre preparati. Il <bold>Deep Space Climate Observatory (DSCOVR) fornisce dati essenziali sul tempo e la velocità delle scariche solari. Grazie ad una buona preparazione i sistemi di alimentazione possono essere spenti o ridotti per evitare guasti e ridurre i rischi di sovraccarico.
Foto: © NASA Goddard Space Flight Center – Wikimedia Commons.