L'abbreviazione EDI significa Electronic Data Interchange o, in italiano Scambio di Dati Informatizzati. L'EDI può essere definito come lo scambio, da computer a computer, di dati riguardanti delle transazioni che usano delle rete e dei formati normalizzati. Le informazioni ricavate dal sistema informatico del mittente transitano attraverso la rete verso il sistema informatico del partner per esservi integrati automaticamente. Questo porta a chiedersi quale sia il bisogno di scambio e come creare un modello; il modo di scambio tra le informazioni attraverso quel dato o protocollo di comunicazione.
Ad oggi, quando si fa la spesa al supermercato, più del 90% dei prodotti acquistati sono stati ordinati via EDI e, forse, anche fatturati dopo che l'avviso di spedizione è stato trasferito nello stesso modo. E tutto ciò, senza ridigitare i dati, quindi risparmiando tempo e denaro, riducendo gli errori di digitazione. In molti casi l'uso degli EDI è essenziale, in effetti, i prodotti acquistati sono pesati, etichettati con un numero di lotto e un prezzo al kilo aggiornato per ogni negozio (poiché due negozi dello stesso marchio non vendono obbligatoriamente allo stesso prezzo).
In previsione della mole di informazioni da trattare e del tempo di preparazione e consegna dei polli ordinati ogni giorno, solo l'uso dei EDI vi permette di avere dei polli freschi nei vostri piatti con la massima sicurezza alimentare, dato che ovviamente tutte le informazioni sulla tracciabilità transitano anch'esse via EDI.
Foto: © Pixabay.