La professione di Programmatore (in inglese Developer) consiste nel concepire e sviluppare un'applicazione informatica, cioè trasformare un bisogno in una soluzione informatica scritta in un linguaggio informatico.
Storicamente, la programmazione informatica era assicurata da un project manager, incaricato dell'espressione dei bisogni, un analista, incaricato della modellizzazione e di un programmatore incaricato della codifica. La funzione di analista sta al programmatore, come la concezione sta alla realizzazione. Si tratta in effetti di un mestiere di concezione che consiste nello tradurre funzionalmente i bisogni di un cliente e nel proporre una modellizzazione informatica.
Le due funzioni di analista e programmatore sono sempre più confuse, da cui la denominazione analista-programmatore, sinonimo di developer. La missione del developer consiste quindi tanto nel far evolvere delle applicazioni esistenti quanto nel modellizzarne delle nuove.
La professione di analista-programmatore richiede delle conoscenze tecniche specifiche in programmazione informatica, particolarmente in programmazione oggetto e in software engineering. La conoscenza della modelizzazione UML è generalmente necessaria.
Il developer deve ugualmente conoscere un linguaggio di programmazione, meglio più di uno, come Java (e l'ambiente J2EE), C++ o il Framework .NET. Infine, la conoscenza dell'inglese è indispensabile nella misura in cui il programmatore deve documentarsi su argomenti molto tecnici e può essere in relazione con dei corrispondenti stranieri.
Il posto di programmatore è accessibile ai titolari di un diploma fino alla laurea. Le lauree in informatica e in metodi informatici applicati alla gestione aziendale rappresentano una via preferenziale per questo tipo di professione.
Il salario di un analista-programmatore può variare dai 25.000 € ai 38.000 € annui.
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