Ecco un metodo da usare su Mac OS X e macOS per creare un'immagine di disco protetta da password, nella quale mettere file o cartelle contenenti i propri dati personali, senza aver bisogno di acquistare un software dedito. Un'immagine del disco è un file che si trova sul desktop come un disco o una chiavetta USB, trattandosi, in verità, di un disco virtuale. Un’immagine del disco per Mac ha come estensione .dmg e come accennato, al suo interno è possibile inserire qualunque tipo di file, cartella o app.
Quando si desidera visualizzare i file in esso contenuti (copiarli, modificarli o salvarli) lo si espelle allo stesso modo di una USB, un’unità esterna o un CD/DVD. A partire da Mac OS X 10.11 la procedura differisce dalle vecchie versioni Mac OS X. In questa guida vedremo come fare.
Ecco i diversi step che consentono di creare un’immagine del disco crittografata su Mac OS X 10.11. Per prima cosa entrare su Utility del disco (accessibile dal Launchpad). Cliccare su File, Nuova Immagine, posto nella barra degli strumenti in altro nella finestra, e poi entrare nel sotto menu Immagine Vuota.
Nelle finestre di dialogo che seguono sarà necessario: decidere il percorso di destinazione; inserire il nome dell’immagine del disco (il nome che avrà come estensione .dmg); rinominare l’immagine del disco nel campo Nome (visibile sull’immagine creata); impostare la dimensione in MB (1000 MB = 1 GB); lasciare il formato OS X esteso; scegliere una partizione unica di tipo GUID, per un utilizzo classico; scegliere un disco di lettura/scrittura; scegliere il livello di crittografia (AES 128 o AES 256,a seconda del livello di protezione desiderata. L'algoritmo di crittografia AES 256, più lento all’apertura e chiusura, è sicuramente più efficace contro la pirateria. La modalità 128 è sufficiente per il più delle volte.
Deciso il tipo di crittografia, il sistema richiederà l’inserimento di una password relativa all’immagine. Compilati i vari campi, inserita la password cliccare sul tasto Registra e una volta finito, abbandonare l’Utility del disco. Se l’immagine è già visibile, espellerla subito dopo averla creata, facendo doppio clic sul file .dmg per testarne il buon funzionamento.
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