Il termine «community virtuale» designa delle persone riunite via internet per valori o interessi comuni (ad esempio una passione, un divertimento o un mestiere). L'obiettivo della community è di creare del valore a partire dagli scambi tra i membri, ad esempio condividendo trucchi, consigli o semplicemente discutendo un argomento.
La creazione di una community virtuale può essere benefica per un sito web, dato che stabilisce un sentimento di appartenenza nei membri e permette di far evolvere il sito con una procedura partecipativa, inoltre, una community con un numero importante di utenti può essere valorizzante per l'immagine del sito, dato che procura un forte capitale di simpatia e crea un sentimento di fiducia nell'internauta. Tuttavia, se il perimetro della community non è correttamente definito, possono prodursi delle scissioni e cristallizzarsi delle frustrazioni. La community rischia allora di produrre degli effetti contrari a quelli ricercati, e veicolare un'immagine negativa.
La community si costruisce grazie ad un'appropriazione dello spazio di discussione o dell'intero sito web da parte dei membri. Tuttavia, questo fenomeno di appropriazione può costituire un freno al cambiamento dato che qualsiasi modifica del sito può causare una marea di contributi contraddittori, che non è necessariamente facile da gestire.
Quindi la realizzazione di una community deve essere l'oggetto di una riflessione precedente, che permette di fissare degli obiettivi. È soprattutto necessario che il tema unificante della community sia complementare con gli obiettivi del sito web. Inoltre è preferibile prevedere inizialmente una politica di animazione, per inquadrare gli scambi dei membri.
Una community virtuale può essere molto produttiva e diventare l'emblema del sito web. Tuttavia, il fatto di riunire gli individui crea una relazione che può arrivare in alcuni casi a delle cyber-litigi. È così necessario inquadrare la community con delle regole di buon uso e di assicurarsi del rispetto globale della legge. È molto importante assicurarsi prima di ogni altra cosa del rispetto delle libertà individuali dei membri, assicurando il loro anonimato.
La realizzazione di un «regolamento», che definisce i diritti e i doveri dei membri della community e ricorda gli eventuali elementi della netichette, permette di condividere una modalità di funzionamento.
Il termine «moderazione» designa il controllo e il filtraggio esercitato sui contributi dei membri (sia a livello del forum di discussione sia della chat). Lo scopo della moderazione non è la censura, ma migliorare la qualità della comunicazione, eliminando i contributi ritenuti dannosi per la comunità.
Si distinguono solitamente la «moderazione a priori» e la «moderazione a posteriori». La moderazione a priori consiste nel validare uno ad uno i contributi dei membri in vista della loro pubblicazione. Al contrario, la moderazione a posteriori, consiste nell'accettare per default tutti i contributi e a modificarli o eliminarli dopo la loro pubblicazione.
Le persone incaricate della moderazione sono detti «moderatori». Il ruolo dei moderatori è determinante dato che sono incaricati del buon svolgimento degli scambi tra i membri. La politica di moderazione deve essere chiara e concisa, per poter legittimare le azioni di moderazione. Si consiglia di elaborare e di far evolvere la politica di moderazione in accordo con i moderatori. D'altra parte, i moderatori saranno meglio accettati se sono conosciuti dai membri e hanno contribuito alla vita della community.
La scelta dei moderatori è delicata dato che sono i garanti dell'equilibrio della community. I moderatori devono infatti possedere una buona capacità di analisi e delle qualità relazionali per non offendere i membri.
I moderatori sono solitamente rispettati dai membri, dato il loro statuto. Tuttavia, visto che esercitano una forma di «censura», può succedere che un membro della community non ammetta il controllo esercitato dai moderatori. In questi casi accade che i membri successivamente postano messaggi critici contro i moderatori.
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