Ormai alla versione 7, il sistema di gestione dei contenuti Open Source Drupal continua la sua ascesa sul mercato dei CMS. Questo progetto, cominciato nel 2000 dal programmatore belga Dries Buytaert, vuole rivaleggiare con dei mammut come WordPress e Joomla, i due pesi massimi della categoria. Dai micro-imprenditori alle piccole e medie imprese, passando dalle grandi community, Drupal riscontra un successo crescente da diversi anni. Questo sistema è utilizzato per lo sviluppo di circa 500.000 siti web nel mondo.
Drupal è un sistema di gestione dei contenuti (CMS) Open Source pubblicato sotto licenza pubblica generale GNU e si appoggia su linguaggio script PHP. Questo programma permette di pubblicare, gestire e organizzare il contenuto di un sito web, e permette anche di gestire l'organizzazione e i diritti di accesso di una community di utenti.
Si organizza attorno a contenuti minimalisti, chiamati "nodi", che corrispondono a diversi elementi: articoli, blog, commenti, moduli, immagini o gallerie d'immagini, sondaggi, pagine wiki, etc.
Drupal è stato definito all'inizio come un "assemblatore rapido di siti web" dal suo creatore Dries Buytaert, vale a dire una piattaforma che facilita la messa in atto di contenuti collaborativi su un sito da diverse persone.
La struttura modulare ed evolutiva del CMS (vedi più avanti), che permette di aggiungere numerose utility, rende possibile lo sviluppo di tanti progetti, poco importa la mole, nei seguenti settori:
Contrariamente ad altri CMS (Wordpress), Drupal non è uno strumento "chiavi in mano" e il suo utilizzo necessita l'intervento di un programmatore esperto, per la sua struttura modulare e altamente versatile.
Drupal si basa su di una struttura modulare che associa dei moduli "nativi", disponibili nel pacchetto base del programma, e più di 6000 moduli creati dalla community.
Alcuni moduli nativi sono indispensabili al funzionamento di Drupal (es: gestione degli utenti), alcuni sono facoltativi (es: aggiunta di un blog al sito).
Tra i moduli nativi : creazione e classificazione dei contenuti (data di pubblicazione, ordine alfabetico, etc.), gestione dei template (modelli), sistema di tassonomia (es: organizzazione per tag attribuiti agli articoli e creazione di categorie), forum, etc.
I moduli della community sono il frutto del lavoro della comunità di utenti organizzati attorno al progetto Drupal. Gli amministratori del CMS possono aggiungere qualche modulo per costruire un sito in funzione delle loro necessità di sviluppo. Questi moduli, oggi numerosissimi, vanno a soddisfare bisogni come:
Molti moduli complementari sono disponibili per questi argomenti: statistiche, sicurezza, web surfing, feed RSS, content syndication, integrazione di applicazioni terze (es: Twitter).
Oltre alla sua grande modularità, Drupal possiede tante caratteristiche funzionali che lo distinguono dagli altri CMS, sopratutto in materia di strumenti di aiuto all'indicizzazione. Come:
La community che partecipa allo sviluppo del CMS Drupal conta molte centinaia di migliaia di utenti, e diverse migliaia di programmatori. Partecipa alla creazione di moduli complementari e alla produzione di documenti e tutorial sull'utilizzo del CMS. Il successo attuale di Drupal è dovuto in gran parte al dinamismo di questa community, come d'altronde per molti progetti Open Source.
Drupal poggia quindi su diversi spazi di knowledge sharing (condivisione di conoscenze), tra cui:
I siti che usano Drupal propongono contenuti molto diversi tra loro. Ecco qualche esempio:
Uno studio recente fatto negli U.S.A. dal sito della community DoNanza, una piattaforma specializzata nel lavoro dei webmaster/webdesigners freelancer fa luce su "l'economia" dei CMS, comparando Wordpress, Joomla e Drupal. Se Wordpress e Joomla sono usati rispettivamente 6,5 e 3,5 di più rispetto a Drupal, quest'ultimo è quello che ha i budget più grandi: un freelancer che lavora con Drupal guadagna in media 915$ a progetto, contro i 455 e 473$ per Wordpress e Joomla.
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